Musica

Perché ascolto Marilyn Manson

Chi è il “Reverendo” e perché viene visto come il diavolo

23 aprile 2020di Martina Sbrenna

Marilyn Manson: quanti di voi, quando ne sentono nominare il nome, lo abbinano in automatico a una dimensione satanica della musica e del mondo dello spettacolo?

Per coloro che non sono a conoscenza del personaggio di cui stiamo per parlare, Brian Hugh Warner, in arte Marilyn Manson, è un cantautore e attore statunitense nato nello Stato dell'Ohio, precisamente a Canton, il 5 Gennaio 1969. Il nome d'arte nasce dall’accostamento di un nome e di un cognome, che durante gli anni sessanta, avevano un significato simbolico. “MARILYN” è derivato dall’attrice Marilyn Monroe, mentre “MANSON” scaturito dal criminale Charles Manson.

Il suo comportamento opinabile e le svariate polemiche riguardanti i testi e i video dei suoi brani, hanno portato l’immagine del cantante ad avere un impatto sul pubblico e sull’intera collettività. Ha avuto una vita strana e movimentata: sin dall’infanzia ha vissuto con la consapevolezza delle strane perversioni sessuali del nonno, dopo che nella cantina di quest’ultimo trovò riviste pornografiche, falli finti, film a luci rosse e biancheria intima da donna. Il ragazzo, nonostante quel luogo fosse un posto infernale e di cui aveva paura, continuava a sentire il potere d'attrazione che quella cantina esercitava su di lui.

Ha frequentato la scuola della madre, un’istituzione episcopale, nella quale erano presenti regole molto rigide: persino i dolci erano proibiti! I docenti tentavano di spaventare gli allievi con l’arrivo dell’Apocalisse e dell’Anticristo: così queste storie divennero la fonte del turbamento dell’artista. Per questo tentò in tutti i modi di farsi cacciare: passò dal vendere i dolci, illegalmente, al produrre riviste pseudo-pornografiche-satiriche. Nonostante tutti i suoi sforzi, però, non venne cacciato ma riuscì a farsi trasferire in una scuola pubblica solamente dopo aver convinto i genitori.

Diversi anni dopo, nel 1989, formò la band Marilyn Manson & the Spooky Kids, con il chitarrista Scott Putesky.  Nell’estate del ’93 produsse il disco che gli permise di debuttare: era arrivato il momento di far conoscere al mondo Portrait of an American Family.  Debuttò nel mondo del cinema nel 1997 nel film Strade perdute di David Lynch, nel quale interpretava un attore pornografico. Nel 2005, dichiarò di voler smettere di produrre musica per entrare a far parte in modo deciso nel cinema, anche se poi, fortunatamente per i suoi fan, ha cambiato idea, continuando anche a produrre musica.

Chiunque ascolti la musica di Marilyn Manson, a primo impatto, penserà che l’artista sia indemoniato. Il cantante viene accusato di essere la causa di violenza e di suicidi da parte di molti giovani, tutto a causa dei suoi brani subliminali. Ma sotto quei tatuaggi, sotto al trucco e alla voce roca si nasconde una persona con ideali chiari. In un’intervista, il cantante afferma: “Satanismo non significa adorare il diavolo, significa che l’uomo deve essere il proprio dio sulla terra. Non devi adorare niente e nessuno, tranne te stesso”.

Marilyn Manson è stato fonte di tante critiche, ma una cosa è certa: non è l’incarnazione del diavolo. Molti hanno insinuato che i suoi atteggiamenti satanici fossero una strategia di marketing, ma il cantante deve essere visto prima di tutto come un semplicemente un uomo che, stufo delle barriere che la società ci impone per spingerci nella direzione che vuole, ha smesso di essere ciò che gli altri gli dicevano di essere. Per questo ora non interpreta un ruolo: è semplicemente ciò che desidera essere, senza paura di essere giudicato, in quanto l’unico a poterlo giudicare, è lui stesso.

 

 

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