Da “Carote” a “Uova”
A tu per tu con Nuela, il sedicenne che ha (s)travolto X Factor
Emanuele Crisanti, in arte Nuela è stato il vero protagonista della decima edizione di X Factor grazie al suo tormentone ironico e surreale Carote, che ha conquistato tutti e quattro i giudici (alle Audizioni ha ottenuto un en plein di sì) ma soprattutto il pubblico in studio e non, superando i 18 milioni di visualizzazioni su Youtube. A X Factor aveva presentato anche gli inediti Ti voglio al mio funerale e Frozen ed è da pochissimo uscito con testo e video di un nuovo brano, Uova, che racconta la fase dell’innamoramento, sempre con uno stile tutto suo!
Raccontaci il tuo 2019. Com’è cambiata la tua vita dalla partecipazione a X Factor?
A dire il vero, l’anno scorso non è iniziato nel migliore dei modi per questioni personali, però poi a maggio sono andato ai casting di X Factor e da lì è iniziato un periodo che ricorderò per sempre. Alla fine dell’anno sono anche stato invitato come ospite alla finale di X Factor al Mediolanum Forum ed è stato magnifico!
Com’è nata Carote, il brano con cui ti sei presentato al talent?
Carote è nata due anni fa; ero in viaggio in Norvegia in macchina e mi stavo annoiando a morte, quindi ho iniziato per gioco a unire le parole che fanno rima con “carote” ed è nato il pezzo.
Ti saresti mai aspettato di arrivare fino agli home visit di X Factor?
Assolutamente no! Non pensavo di arrivare neanche all’audizione, però fortunatamente sono andato avanti ed è stato bellissimo
Come ti senti ad avere tutta questa notorietà a soli 16 anni?
È stato un po’ difficile da comprendere: quando vedo così tanti numeri su internet non riesco a realizzare veramente, ma sono eternamente grato di poter continuare a fare quello che mi piace.
Il 6 marzo è uscito il tuo nuovo singolo Uova, dove parli dell’amore ma sempre con uno stile che si può definire nonsense.
È il mio stile, non ho mai pensato di cambiare e di fare altro, anche se per il futuro non escludo che potrebbero arrivare canzoni di diverso genere…
Con le tue canzoni non rappresenti solo te stesso, ma una generazione intera, quella nata dopo il 2000, che sembra aver abbandono i testi impegnati. Pensi sia soltanto una moda che prima o poi passerà?
Non penso sia per forza una moda. Anche prima c’erano canzoni di diverso stile: testi impegnati e testi più leggeri; e penso che oggi la situazione sia la stessa. La musica è inaspettata per definizione, non ubbidisce alle mode.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Sogno di fare un album e girare l’Italia cantando. Non so immaginarmi tra cinque anni, ma amo profondamente quello che sto facendo adesso.
Una canzone che consigli di ascoltare in questo periodo di quarantena?
Una canzone che adesso sta spaccando le classifiche, si chiama Bando di Anna, mia coetanea.