Emergenza cultura
Musei, eventi, concerti, cinema e teatri: l’interrogativo dei professionisti del settore culturale
Quando si potrà tornare in un museo? Quando potremo partecipare a un concerto? Quanto tempo passerà prima di poter tornare al cinema? Ma soprattutto, la vera domanda è come torneremo ad avere una vita culturale che non passi attraverso uno schermo di qualsivoglia device?
Le domande sono tante, quasi quanto l’incertezza che attanaglia un settore fondamentale non solo dal punto di vista del cosiddetto “nutrimento dell’anima”, ma anche sul piano economico.
Qualche settimana fa alcuni leader del mondo dell’intrattenimento si sono confrontati in una diretta streaming dedicata allo stato attuale dell’emergenza Covid-19 e le possibilità effettive di ripartenza. “È un momento molto difficile per tutto, per noi il distanziamento sociale ha temporaneamente cancellato l’oggetto del nostro mestiere. Il mondo degli eventi incide sul PIL per più di 30 miliardi e il 70% delle agenzie se si ripartisse da fine settembre avrebbe perso più della metà del fatturato”. ha dichiarato Simone Merico, Balich Worldwide Show Chief Business Officer. Ha poi continuato dicendo che vorrebbe “guardare il futuro in maniera positiva: questo momento deve essere e sarà transitorio, abbiamo bisogno di scambi di contatti, il nostro modello non cambierà drasticamente se non in questo periodo. Il mondo dello spettacolo non potrà mai essere sostituito dall’esperienza digitale”.
Nel frattempo, però, digitalmente parlando, anche noi di Zai.net ci sentiamo di voler dimostrare il nostro sostegno all’intero settore culturale in crisi, dedicando, nelle prossime settimane, ampi spazi al tema, interagendo con professionisti del settore, per cercare di trovare insieme