Perché leggere ancora Dante?
L'importanza e l'attualità di Dante Alighieri nella società contemporanea
Spesso sentiamo gli studenti lamentarsi degli argomenti trattati in classe, primo fra tutti Dante Alighieri: “Ma a che serve studiare Dante? A noi cosa importa? Ha scritto per chi ha vissuto nel suo tempo”. In realtà nonostante Dante sia vissuto molto tempo fa, nelle sue poesie e nella sua opera più celebre, la “Divina Commedia”, sono presenti argomenti di grande attualità, quali l’amore (a volte possibile, altre volte invece sospirato), le difficoltà che si incontrano quotidianamente, le vicende politiche e tanto altro.
Da Paolo e Francesca ad Antonello Venditti
Uno degli esempi più eclatanti della sua attualità è la vicenda di Paolo e Francesca, uno dei passi più amati della “Divina Commedia”, due giovani che si scoprono innamorati e animati da una passione sempre crescente l’uno nei confronti dell’altro, nonostante lei sia già sposata per volere dei suoi genitori. Cosa c'è di più attuale? Sarà capitato a tutti di vivere un amore come il loro, magari non ancora così forte da essere pronti a morire, ma passionale e profondo. “Amor ch'a nullo amato amar perdona”, recita la Commedia nel V canto dell'Inferno e gli stessi versi tornano attualissimi nella celebre canzone del cantautore Antonello Venditti "Ci vorrebbe un amico", l’amore, d'altronde, è sempre attuale.
Il caso del Conte Ugolino
Ma non solo l'amore. Nella Commedia ci sono innumerevoli episodi di persone in difficoltà, che per un motivo o per un altro hanno preso decisioni sbagliate per risolvere i loro problemi, è il caso del conte Ugolino, il quale per non morire a causa del digiuno forzato nelle prigioni dell’arcivescovo Ruggieri, è costretto a sacrificare i corpi dei suoi figli. Dante lo colloca per questo nel lago ghiacciato Cocito dove mentre divora la testa dell’arcivescovo, piangendo, viene travolto dal dolore. Anche qui la vicenda non è poi così lontana dalla nostra quotidianità se andaimo oltre i dati di fatto,considerando invece il significato profondo. Quante volte è capitato anche a noi di ricorrere a soluzioni che al momento sembrano le più corrette ma che si rivelano poi avere ripercussioni negative sulla nostra vita? Dante docet ancora una volta.
Chi, come Piccarda, non si è mai sentito costretto a vivere una vita che non avrebbe voluto? Alle volte è impossibile cambiare le cose, ma è bello sapere di non essere soli. E prendiamo in considerazione Ulisse, è l'eroe che meglio rappresenta ognuno di noi, ci invita a rischiare e superare i limiti, posti sia da noi stessi, sia da fattori esterni. Non c'è attualità in tutto questo?
Tutti noi siamo un po’ come Dante, pellegrini in un mondo pieno di difficoltà e pericoli, sempre in cerca di una Beatrice che ci guidi verso la felicità.