L'importanza di chiamarsi Patty Pravo
I settant'anni della regina della canzone italiana
Nicoletta Strambelli da Venezia, "In arte Patty Pravo", come recitava il titolo del bell'omaggio a cura di Pino Strabioli che Raitre le ha dedicato lunedì sera, Nicoletta Strambelli, dicevamo, ha raggiunto la soglia dei settanta. "La ragazza del Piper" e della gioia di vivere degli adolescenti che, nei favolosi anni Sessanta, scoprivano il mondo e si prendevano una serie di libertà di cui nessun altra generazione aveva mai goduto prima è ormai divenuta un'icona della musica mondiale, con oltre cento milioni di dischi venduti e un'infinità di successi che sarebbe troppo lungo star qui a ricordare.
Simbolo del femminismo combattivo e premonitrice delle lotte del decennio successivo con "La bambola", si è saputa confermare ai massimi livelli e ancora oggi è considerata, a ragione, una delle voci più rappresentative dell'epopea dei figli del benessere, di cui ha accompagnato l'ascesa, condiviso il disincanto e stigmatizzato il declino, ora che ogni speranza sembra essersi appassita come un fiore troppo a lungo non innaffiato.
Patty Pravo, il cui nome d'arte è merito di un verso dell'Inferno dantesco, essendosi ispirata a quelle "anime prave" che percorrono l'Acheronte guidate da Caronte verso il proprio girone senza ritorno, è stata una sorta di genuina e demoniaca creatura dell'ultimo mezzo secolo, con il suo talento, la sua grandezza, le sue esibizioni e la potenza emotiva dei suoi messaggi.
Un racconto intenso quello della sua vita, che ora è entrata nella stagione dell'autunno ma sembra ancora un'esplosione di primavera, di poesia, di grandezza, di meraviglia e di stupore, lo stesso che riesce ad esprimere magistralmente nelle sue canzoni e che ce l'ha fatta conoscere e amare dappertutto.
Nicoletta Strambelli, di umili origini, capace di rimanere se stessa nonostante un successo che è andato al di là delle sue più rosee aspettative, emblema di una generazione che ha avuto la possibilità di essere felice, di credere in qualcosa e di affermarsi.
L'abbiamo vista, ascoltata, letta, capita e apprezzata ma siamo certi che sia ancora in grado di stupirci e, a modo suo, di commuoverci.
La cambio io la vita che... tutti avrebbero voluto vivere e tu ci sei riuscita, senza mai smarrire la tua nobiltà d'animo. E allora auguri e grazie, in questo momento di festa e di ricordi.