Salmo ft Caravaggio, quando la musica incontra la pittura
Un viaggio nei secoli con cui il rapper italiano ha fatto rivivere Caravaggio in chiave musicale
Il rapper sardo Maurizio Pisciottu, aka Salmo, durante la quarantena ha fatto delle storie sul suo Instagram (@lebownski) per contribuire a far avvicinare i ragazzi al mondo dell’arte. Nelle sue storie l’MC originario di Olbia parla di un artista a lui molto caro: Caravaggio, un celebre pittore del ‘600. Tutto questo accompagnato da delle basi di sua produzione che fanno da sottofondo.
Prima di parlare di alcuni suoi quadri, Lebon, ci delizia con alcuni fun fuct: “Michelangelo Merisi da Caravaggio[...]era un rivoluzionario, solo che era completamente matto, una persona violenta in un’epoca violenta. Nonostante fosse una persona famosa, andava in giro con la spada, con sopra scritto “nessuna speranza, nessun timore”, e sembra abbia ucciso due o tre persone, di una si ha la certezza, non aveva un bel caratterino […]. Era bergamasco, ma viveva a Roma. A quei tempi si giocava a un gioco chiamato ‘pallacorda’. Scoppia una rissa e qui uccide Ranuccio Tommasoni, era quindi ricercato dalla famiglia della vittima e dalla Chiesa […]. Era un mago della luce. I quadri davano il senso di movimento. C'era molta geometria nelle sue opere”.
I quadri di cui parla sono: “Santa Caterina d’Alessandria”; “Giuditta che taglia le teste a Oloferne” ecc. La caratteristica principale di tutte queste opere è che il soggetto donna è sempre lo stesso: Filide Melandroni, musa ispiratrice di Caravaggio che frequentava spesso case d’incontro, infatti questa ragazza era una prostituta. Nell’ultimo quadro il volto di Oloferne era in realtà quello dell’artista. Parla inoltre delle caratteristiche della pittura: il chiaro-scuro o la caratteristica di rappresentare figure religiose come esseri umani, il tutto visibile anche dai vestiti usati, accompagnato da buona musica e momenti simpatici