Settore musicale, meno 97% della fatturazione rispetto all 2019
Secondo la FIMI (Federazione industria musicale italiana) con l’assenza di concerti live si stima la perdita di all’incirca 350 milioni di euro e complessivamente le perdite saranno di all’incirca 600 milioni di euro
La crisi causata dal coronavirus ha coinvolto vari settori tra cui quello della musica. l blocco delle attività in seguito alle restrizioni per frenare la pandemia ha danneggiato fortemente il mercato della musica. Questa emergenza non ha intaccato solo i concerti ma anche i negozi di musica e tutti gli impiegati legati a questo mondo.
I cali nella fatturazione
Dal primo decreto del 4 marzo in cui è stato dato lo stop ai concerti, il settore musicale (secondo le percentuali date da fanpage.it ) ha perso il 97% della fatturazione rispetto al 2019 in cui i ricavi erano stati del valore di 247 milioni di euro solo in Italia. Secondo la FIMI (Federazione industria musicale italiana) con l’assenza di concerti live si stima la perdita di all’incirca 350 milioni di euro e complessivamente le perdite saranno di all’incirca 600 milioni di euro.
Soluzioni durante la pandemia
Per l’emergenza Covid molti concerti sono stati annullati e altri riprogrammati infatti i pochi guadagni che vengono ricavati dalla musica si concentrano principalmente sulle piattaforme digitali in cui sono stati fatti anche concerti online in varie piattaforme come youtube.
La speranza di ripresa dopo la pandemia
Con la fine di questa pandemia i fan sperano di poter tornare ad assistere ai concerti dei loro artisti preferiti, alcuni tour mondiali sono già stati annunciati come quello di The Weekend che si terrà nel 2022.