Scuola

Media Literacy in Italia, a che punto siamo?

I recenti sviluppi italiani nel campo della media literacy

30 dicembre 2022di Tommaso Di Pierro

In una società sempre più immersa nei social media e bombardata da informazioni e notizie, interrogarsi sulle importanti nozioni della media literacy dovrebbe essere sempre più materia di discussione nelle aule scolastiche. Quali progressi sono stati fatti in merito in Italia?

I programmi in Italia per una corretta alfabetizzazione ai media 

Se in Finlandia la media literacy è materia curriculare già da diversi anni e l'Unione europea continua a riempire la sua agenda di iniziative e forum sull'argomento, anche l'Italia dal canto suo tenta di operare un'efficace saldatura tra media literacy e didattica grazie alla promulgazione di corsi di formazione e riflessioni teoriche in merito. Fin dal 1996 infatti il MED (Associazione italiana per l'educazione ai media e alla comunicazione) opera nel campo di formazione e ricerca della Media Education, con diverse proposte annuali all'attivo: dal Mese della Media Education, promosso su tutto il territorio nazionale e valorizzante tutti quegli eventi che hanno per oggetto la media Education, all'organizzazione di tre concorsi premio, ognuno legato alla produzione di buone pratiche di media education nei diversi contesti educativi e, infine, la Summer School, scuola estiva ricca di attività, workshop e laboratori destinati a trattare tematiche di volta in volta differenti (nel luglio del 2022, alla sua XXXI edizione, si è scelto il tema "Ripensare l'interazione e l’educazione al tempo delle piattaforme digitali").  Altra recentissima iniziativa tutta italiana, come riportato dal Notiziario USPI, è il programma di formazione "Appuntamento con i Digital Media", un corso per insegnanti e studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado organizzato da TIM e Rai per IDMO (Italian Digital Media Observatory), consorzio cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Università Luiss Guido Carli, dedicato alla lotta alle fake news in rete e all'uso consapevole dei media. Inoltre proprio la Rai nel corso del 2022 ha rilasciato Invito alla Lettura - Media Literacy contro la disinformazione una miniserie tv e web di cinque puntate ideata per prepare gli studenti ad acquisire le competenze necessarie per affrontare la disinformazione e valutare l'affidabilità dell'informazione online.

La via italiana alla Media Literacy

Frrequentemente la via italiana alla media literacy deve passare attraverso associazioni, istituzioni e canali di comunicazione nazionali per poter penetrare efficacemente fra i banchi di scuola. In alcuni istituti italiani infatti la media literacy è promossa attivamente attraverso bandi e progetti proprio per iniziativa di numerosi enti e associazioni. Uno degli ultimi progetti, "ESSERCI Le Comunità educanti per la ricostruzione immateriale dell’Appennino dall’Abruzzo all’Emilia Romagna, iniziato ad ottobre 2022, è stato organizzato dalla Fondazione Media Literacy, in collaborazione con il Consorzio L'Aquila 2009, con l'obiettivo di dare vita a tre laboratori radiofonici e di giornalismo multimediale nelle scuole delle zone colpite dal terremoto. Un'iniziativa di ricostruzione comunicativa del territorio, ma anche di diffusione della media Literacy. Da citare anche la nuova edizione del "Quotidiano in classe", il progetto di media literacy promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani che porta nelle classi delle scuole superiori tre diverse fonti del giornalismo per confrontare i diversi modi con i quali viene raccontata la notizia. Di notevole impatto anche il progetto Open the Box, sviluppato dall'azienda di progetti di formazione Dataninja, il primo progetto italiano a portare i temi della media literacy nei contesti scolastici. Attraverso un intenso programma educativo, Open the Box fornisce lezioni interattive e materiali didattici per docenti e studenti, così da incentivare un ruolo attivo nel contrasto alla disinformazione. 

Tali progetti dunque garantiscono un'efficace e coerente proposta capace di fronteggiare gli odierni ostacoli della comunicazione digitale con cui sempre più spesso i cittadini di domani sono chiamati a confrontarsi.

 

 

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