Tecnologia e scuola. Il valore di portare i telefoni a scuola
Il Global Teacher Prize Carlo Mazzone parla di istruzione e tecnologia ai microfoni di Zai.time
Carlo Mazzone è il primo italiano selezionato tra i dieci migliori professori del mondo nel Global Teacher Prize, il Nobel dei docenti. Ha da poco pubblicato il suo quinto libro, rivolto agli aspetti del digitale, che potete trovare in libreria e sui principali store online con il titolo “Sviluppare per il web e il mobile – Guida completa” con l'obiettivo di "Alzare il livello culturale medio per il contesto dello sviluppo web e mobile che è uno degli aspetti critici per un futuro lavoro ma in generale per la formazione di ragazzi e ragazze". Abbiamo parlato con lui di didattica, tecnologia e orientamento all'interno di Zai.time:
Di recente il ministero dell'istruzione e del merito ha deciso di introdurre il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni. Decisione giusta o sbagliata in questo momento storico?
La tecnologia è fondamentale e il Covid avrebbe dovuto insegnarcelo. La decisione del ministero mi sembra un po' un elemento distrattivo. Trovo che la tecnologia possa invece essere funzionale anche a scuola. Bisogna innanzitutto riconoscere che il cellulare può essere un elemento per rendere più accattivanti le attività. Bisogna prepararsi, seguire linee guida e formarsi anche in questa direzione.
A chi ti rivolgi nel tuo libro?
Mi rivolgo al mondo della programmazione a tutto tondo, anche in vista di un'occupabilità lavorativa e di una soddisfazione sociale. Non a caso oggi il livello di avanzamento di uno Stato viene misurato dal livello di tecnologia.
Ormai i giovani sono sempre più esperti di Tik Tok, ma panico di fronte a Excel.
Devo constatare una misconoscenza del contesto: l'utilizzo spiccio è molto diffuso ma allo stesso tempo non si ha la consapevolezza della complessità dei linguaggi di sviluppo, che in realtà hanno la stessa difficoltà del latino e del greco. I ragazzi ignorano quanto alcuni strumenti possano impattare dal punto di vista sociale ad esempio nel bullismo. Non si ha la percezione di quanto mondo virtuale e fisico siano correlati.
Siamo in periodo di orientamento. Quanto è importante sensibilizzare in tema STEM?
Mi batto affinché il contesto sociale capisca quanto sia importante non scoraggiare le ragazze a intraprendere un contesto STEM. Questo mondo ha bisogno del pensiero delle ragazze che hanno un approccio diverso e assolutamente arricchente. La cosa fondamentale è la passione. Solo la passione può far sì che quella persona trovi soddisfazione assoluta.
Licei di serie A, istituti di serie B. Come si combatte questo stereotipo?
Si tratta di scuole diverse. Negli IT c'è una prevalenza di contesto laboratoriale ma il livello teorico, di stimolo intellettuale e di complessità è alla stessa stregua di quello liceale. Bisognerebbe andare verso una riunificazione rispetto alla cultura: a scuola bisogna avere una conoscenza complessiva, non si può decidere di mettere da parte una materia.