Istituti tecnici e professionali scuole di Serie B?
Nella scelta della scuola superiore non fermarsi solo ai licei e scegliere senza pregiudizi
Messi di fronte al dubbio su quale scuola superiore sia meglio intraprendere, molto spesso la scelta più ovvia degli studenti, una volta terminata la scuola media, ricade sui licei, simbolo di istruzione superiore per antonomasia. Ma è davvero così? Indubbiamente l'istruzione liceale fornisce un percorso didattico multidisciplinare di tutto rispetto, che oltre ad includere lo studio di determinate discipline prevede una determinata materia di indirizzo, ma non è certo l'unica scuola secondaria esistente e di certo non rappresenta un'offerta formativa superiore alle altre due categorie: ovvero gli Istituti tecnici e professionali.
Panoramica degli Istituti: istruzione come orientamento al mondo del lavoro
Negli Istituti tecnici a prevalere è il contesto laboratoriale, capace di fornire una serie di competenze scientifiche e tecnologiche, mentre negli Istituti professionali sono previsti percorsi di apprendimento personalizzati che orientano verso i settori produttivi di riferimento. Entrambi gli istituti mirano comunque ad insegnare le materie caratteristiche comuni a tutti gli indirizzi, oltre che consentire un più rapido inserimento nel mondo lavoro. Eppure istituti del genere sono spesso oggetto di pregiudizio sia dai ragazzi che dai loro genitori, nonostante siano le scuole che, allo stato attuale, forniscono il più alto tasso di occupabilità, anche in previsione futura. Proprio il rapporto Unioncamere e Anpal 2022 sui fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio-termine, indica che tra il 2022 e il 2026 i profili più richiesti saranno legati a professioni specializzate e tecniche, oltre che a professioni commerciali e dei servizi. Dunque ad essere coinvolti nell'occupabilità saranno proprio i diplomati degli istituti tecnici e professionali. Oltre a ciò tanto i licei quanto i diversi tipi di istituto garantiscono l'accesso all'università, con questi ultimi capaci di creare un collegamento tra mondo della formazione e mondo del lavoro non previsto dall'istruzione liceale. Proprio il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in un'intervista rilasciata a ad Italia Oggi, insiste sull'uguaglianza fra licei e istituti tecnici e professionali: "Non devono più esistere un’istruzione di serie A e una di serie B, ma un unico sistema dell’istruzione focalizzato sulla valorizzazione dei molteplici e differenti talenti, in grado di garantire, oltre a solide competenze di base, anche quelle competenze pratiche capaci di assicurare occupabilità e competitività per il nostro sistema industriale". In aggiunta a ciò il parere del vice presidente di Confindustria per il Capitale umano Gianni Brugnoli, che in un'intervista a Il Sole 24 Ore dichiara: "Ma se devono avere un’identità sempre più forte, gli istituti tecnici non possono essere considerati di serie B dai ragazzi e dalle loro famiglie. Anche per questo non vedrei male un cambio di nome: licei tecnici. Sarebbe il primo passo per riconoscere anche a questi istituti pari dignità".
Scegli il tuo futuro come più ti piace
La scelta definitiva resta comunque in mano ai ragazzi, consci che quest'importante scelta può essere agevolata da pratici strumenti di orientamento, come Guidascuole, in grado di indirizzarli al meglio sul tipo di percorso didattico più adatto ai loro interessi.