Savana Funk, l’eccellenza italiana del funk afrobeat
I Savana Funk (Aldo Betto, Blake Franchetto, Youssef Fit Bouazza) incarnano l’essenza della live band unendo funk, rock e blues con jam incendiarie, groove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile, con un pubblico affezionato in rapida crescita e un crescente numero di concerti in tutta Europa. Aldo, Blake e Youssef si incontrano nella primavera 2015 a Bologna, scatta immediatamente una rara sintonia umana e musicale.
Ascolta l’intervista ad Aldo Betto dei Savana Funk, domani sera ospiti di Cap 10100 a Torino:
I tre non perdono tempo e decidono di formare una band, iniziando da subito a fare molti live, sperimentando idee e scrivendo musica. Il primo album è un’ autoproduzione, “Musica Analoga” , ed esce a nome Aldo Betto w/ Blake Franchetto & Youssef Ait Bouazza nel 2016. A febbraio 2017 esce il secondo disco “Savana Funk” (Brutture Moderne/ Audioglobe): l’album ottiene decine di recensioni sulle principali riviste e blog, non solo di settore. Scritto e concepito in trio, l’album testimonia il processo di maturazione della band bolognese. Ad inizio 2018 il trio prende definitivamente il nome Savana Funk.
A settembre 2018 è uscito il terzo album, “Bring in the New” (Brutture Moderne / Audioglobe). Si consolida la collaborazione con Nicola Peruch, presente fin dal primo album come musicista, ora anche co-produttore e co-autore. Questo terzo lavoro dei Savana Funk ottiene moltissime recensioni, ottimi i responsi della critica e del pubblico. Nell’estate del 2019 e del 2022 i Savana Funk oltre ad essere stati invitati a diversi appuntamenti del Jova Beach Party, suonando davanti a decine di migliaia di persone e facendo anche delle lunghe jam sul palco con Lorenzo, sono stati ospiti a Propaganda Live, seguitissimo programma su La7. All’attivo anche una collaborazione live con Willie Peyote.
Il loro ultimo lavoro, uscito a ottobre 2022, è “Ghibli”: un disco decisamente energico, scrive Rockit, che fa ballare su ogni traccia: da Elephant, quasi un brano rock per carattere, a Madagascar, brano con percussioni velocissime e chitarra distorta. Ghibli è il quinto album del progetto bolognese nato ormai 7 anni fa, capace di sapersi distinguere per originalità e spessore: percussioni afrobeat e chitarra che parte dal funk, ma che non disdegna altre frequentazioni.