Il rapper Walkie, suicida per non fare la guerra
“Se stai guardando questo video, allora non sono più vivo. Sulla mia anima sento il peccato dell’omicidio, non posso e non voglio prendermi questa responsabilità. Non sono pronto a uccidere per nessun ideale. Scelgo di rimanere per sempre nella storia come un uomo che non ha sostenuto ciò che stava accadendo e ha protestato fino all’ultimo. La mia decisione finale è esattamente come morirò”
Queste le parole in un videomessaggio di Ivan Petunin, in arte Walkie. Il rapper si è suicidato venerdì 30 settembre, a Krasnodar per evitare di combattere per la Russia. La notizia è stata riportata dal Daily Mail ed è stata rilanciata anche dalla testata bielorussa Nexta. Il corpo del 27enne, secondo il Daily Mail, è stato ritrovato in un vicolo su Congressnaya Street poco dopo aver registrato il videomessaggio, poi pubblicato sul suo account Telegram, in cui annunciava di non voler uccidere per nessun ideale.
Il rapper aveva ricevuto un esonero, provvisorio, a causa di problemi neuro psicologici ma la decisione del Cremlino di reclutare medici, malati, infermieri e persino i pazienti sieropositivi lo aveva gettato nello sconforto. Aveva paura di dover essere obbligato a combattere per la guerra di Putin e così ha scelto di compiere il tragico gesto.