Gunna ”la legge mi ha deluso…”
Gunna ha inviato una lettera infuocata dal carcere in cui afferma che l’America sta violando i suoi diritti alla libertà di espressione…
Redazione
Il giorno del suo 29° compleanno, martedì 14 giugno, il rapper Gunna ha raccontato in una lettera aperta come quello che doveva essere l’anno del suo ”breaking point” sia stato stravolto dopo essersi trovato accusato di ben 56 reati insieme a Young Thug e molti altri membri della YSL.
“22 e 2, solo un letto e una doccia, niente finestre solo pareti. Non riesco a vedere o parlare con nessuno. Sto scrivendo ora e continuo a pregare tutti i giorni. Sono stato cresciuto per combattere il fuoco con l’acqua, anche se la legge del mio paese mi ha deluso! PROTEGGI L’ARTE NERA!” ha scritto Gunna nella lettera indirizzata ai fan e alle istituzioni.
La lettera è anche più triste se si pensa che Gunna arriva da un anno di successi, con il suo album “DS4EVER” che ha battuto quello di The Weeknd – al vertice delle classifiche dei dischi più venduti – e il disco d’oro per il successo planetario di “Pushin P“.
Young Thug e Gunna rimarranno in prigione almeno fino a gennaio 2023, dopo che è stata loro revocata la cauzione, e il loro avvocato, Drew Findling, sta tentando un’altra strada per toglierli dai guai: mobilitare l’opinione pubblica. La lettera di Gunna potrebbe essere parte della strategia, concordata con l’avvocato ”dei miliardari”, che considera le accuse delle forze dell’ordine di Atlanta come un ”attacco alla libertà d’espressione” degli artisti. Qualche giorno fa, l’avvocato Drew, aveva affermato di credere fermamente che il sistema giudiziario di Atlanta stesse violando i diritti del 1° emendamento dei rapper prendendo di mira i loro testi. Secondo la tesi dell’avvocato, le forze dell’ordine ignorano gli stessi procedimenti quando si tratta di altre forme d’arte, per esempio ”quando si tratta della violenza sul grande schermo da parte di registi, come Quentin Tarantino”.