Musica

Le etichette capitalizzano e sfruttano la violenza e le morti, sostiene Vince Staples

17 marzo 2022di Redazione

Vince Staples ha criticato le etichette discografiche per aver capitalizzato i cataloghi dei rapper morti e aver trovato “soldi nella violenza”.

Redazione


In un’intervista all’emittente di NYC Hot97, riporta HipHopDX, il nativo di Long Beach Vince Staples ha spiegato come le etichette aprano i budget di marketing e radio ogni volta che un artista muore, in modo che possano sfruttare appieno il loro catalogo grazie alle tragedie.

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Nella prima parte dell’intervista Vince Staples ha anche riflettuto sulla sua relazione con il compianto Mac Miller, che ha fatto di tutto per aiutarlo a far decollare la sua carriera rap. Staples ha ricordato che Mac è andato a prenderlo a casa di sua nonna per andare in studio e il rapper di Pittsburgh lo ha presentato a artisti del calibro di ScHoolboy Q, Ab-Soul e Future.

“Mi ha dato consigli ma anche opportunità, direi che è il modo più semplice per dirla”, ha detto il rapper in riferimento al suo mentore Mac Miller “Tipo, ‘Dovresti fare più musica, ma ti aiuterò anche con i beats. E non te li addebiterò, e ti porterò in tournée’, e si è assicurato che io non avessi spese durante il tour”. Mac Miller  è scomparso nel 2018, all’età di 26 anni, stroncato da un’overdose.

 

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