I rapper contro le nuove misure anti-covid
L’italia va verso nuove misure anti-covid e ora anche i rapper cominciano a spazientirsi…
Manuela Pilloni
Mentre l’Italia va verso una riduzione del Green pass – sta facendo discutere molto, per esempio, l’ ipotesi del tampone per i vaccinati e l’obbligo di mascherine all’aperto – il ministro della Salute Roberto Speranza precisa che ufficialmente «Nessuna decisione è ancora stata presa». Intanto, in Olanda è scattato il lockdown, in Danimarca si chiudono cinema e teatri, a New York si contano più di 22mila casi in un solo giorno. E’ chiaro che queste feste rischiano di essere una bomba ad orologeria anche per il nostro paese e non sono mancate le critiche alle scelte di governo nella gestione delle ultime misure anticovid e anti no-vax da parte di alcuni dei più famosi rapper italiani.
Partendo dal rapper multiplatino Salmo – il quale ha già dimostrato la sua indifferenza alle misure anti-covid con l’evento di quest’estate ad Olbia – che sui social scrive ”Stanno facendo saltare tutti i concerti previsti per questo periodo, compreso il dj set che dovevo fare a Ferrara a capodanno. A STO GIRO MI ARRESTANO SUL SERIO!”. Si prosegue con il rapper capitolino Gemitaiz, il quale dichiara ”Stanno per chiudere tutto…se non me fanno suonà manco nel 2022 prendo quello che c’ho e mi trasferisco in spiaggia nelle Filippine” e infine si conclude con il rapper torinese Shade ”2 anni di gente che è morta, 2 anni che non viviamo più una vita normale, 2 anni che i virologi non ne azzeccano mezza e fanno le star in tv e mo pensano bene di cantare Jingle Bells per convincere i no vax quando al massimo fanno venire voglia a me di svaccinarmi”.