DaBaby è omofobo?
Federica Lucente
28.07.2021
Il rapper 29enne ha creato dissenso prima ancora di salire sul palco del Rolling Loud festival di Miami, schiaffeggiando il suo autista addormentato; successivamente per aver pagato $ 10.000 per prolungare la sua esibizione dal vivo, ma non si è fermato a questo: ha sorpreso tutti portando sul palco Tory Lanez (inizialmente mascherato per non farsi riconoscere), il quale è stato la causa di rottura nella collaborazione tra DaBaby e Megan Thee Stalliono… Esibitasi qualche istante prima.
La vetta di indignazione, però, DaBaby l’ha toccata immediatamente dopo, quando si è lasciato andare in uno sfogo omofobo che ha alzato un’ondata di indignazione e che continua ad avere delle conseguenze per il rapper.
L’invettiva del rapper contro la comunità LGBTQ+, assolutamente scorretta politicamente, ha infatti indignato tutti: “Se non ti sei presentato oggi con l’HIV, l’AIDS o una qualsiasi di queste malattie mortali a trasmissione sessuale, questo ti farà morire in 2 o 3 settimane, quindi accendi la torcia del cellulare” e ancora “Ragazzi, se non state succhiando il cazzo nel parcheggio, accendete la torcia del cellulare“.
Uno sfogo imbarazzante e senza fondamenta che rispolvera vecchi pregiudizi e stereotipi sull’omosessualità e che ci riporta a decenni fa, quando l’omofobia nella comunità hip-hop era all’ordine del giorno.
Le reazioni su Twitter non si sono fatte attendere, e non si sono di certo risparmiate.
Ma nonostante sia stato ripreso, DaBaby non solo non ha chiesto scusa, ma ha difeso ulteriormente le sue osservazioni, sostenendo che il pubblico si fosse molto divertito (sì bro, come no, per questo ti hanno lanciato una scarpa sul palco XD ndr).
La persistenza omofoba ha fatto infuriare anche Dua Lipa, la quale si è fatta avanti condannando aspramente le dichiarazioni di DaBaby e descrivendosi come “inorridita” dalle sue parole: “Non lo riconosco come la persona con cui ho lavorato. So che i miei fan sanno dove si trova il mio cuore e che sostengo al 100% la comunità LGBTQ+. Dobbiamo unirci per combattere lo stigma e l’ignoranza intorno all’HIV/AIDS“.
Ma neanche lo sdegno di Dua Lipa è servito a DaBaby per ritrattare quanto detto. Il rapper, infatti, ha risposto ricalcando la mano: ha dichiarato che, per quanto insensibile, non aveva intenzione di offendere nessuno, ma che si rifiuta di chiedere scusa alla comunità LGBTQ+. Ha poi ulteriormente alzato l’asticella della provocazione dicendo che vorrebbe vedere lo stesso supporto anche per gli afroamericani uccisi dalla polizia -le manifestazioni dei Black Lives Matter, evidentemente, sono finite in qualche antro oscuro della sua memoria.
Un’altra voce che si è alzata contro le parole omofobe del rapper appartiene al padre di Lil Nas X, Robert Stafford (difficile rimanere in silenzio quando il proprio figlio è uno degli artisti queer più importanti sulla scena dell’hip-hop). Stafford ha pubblicato una foto di DaBaby in posa con Lil Nas X scrivendo “Siediti, hai avuto il tuo tempo“: poche parole, ma particolarmente chiare ed efficaci.
DaBaby si è difeso su IG sostenendo che quello che fa durante gli spettacoli dal vivo non riguarda “voi n**ri su internet“, ma non è giustificabile: in primo luogo, lo spettacolo è stato trasmesso in streaming su internet e, in secondo luogo, DaBaby continua a non comprendere l’effetto che le sue parole possono avere, che siano esse intenzionali o meno.
La sua è stata pura retorica anti-gay, utilizzata sovente per giustificare atti di violenza discriminatoria; ha stigmatizzato le persone che vivono con malattie sessualmente trasmissibili, oltre ad aver diffuso disinformazione che mette a rischio le persone. Sostenendo, per difendersi, che le persone presenti allo show fossero d’accordo ci fa capire che non abbia inteso il vero problema delle sue dichiarazioni, oltre all’aver fatto supposizioni ingiustificate, dando per scontati i sentimenti dei presenti, e di chi -invece- seguiva in live streaming lo spettacolo. Quante sono le persone che si possono essere sentite denigrate dalle sue parole?