La storica tregua del 1992 tra Crips e Bloods
Nel 1992 veniva annunciata una tregua tra Crips e Bloods per scoraggiare i membri delle gang dall’uccidersi a vicenda dopo l’assoluzione di quattro agenti di polizia coinvolti nel pestaggio di Rodney King l’anno precedente. Ciò che successivamente sarebbe stato conosciuto come “i fatti di Watts” era stato l’apice di un periodo in cui gli omicidi a Los Angeles erano saliti a oltre mille all’anno.
Le gang di latini e neri catalizzavano la gran parte dell’attività criminale violenta ed efferata perpetrata per tutta la città e la situazione non sembrava migliorare. Membro dei Rollin’ 20 Blood della zona di West Adams, Skip Townsend ricorda “Non potevo neanche fare benzina. Non potevo andare all’alimentari. Non potevo fare niente senza interagire con qualcuno che voleva farmi del male o cui io volevo fare del male”. Eppure, dal luogo più improbabile, sorgeva una proposta di pace.
In una casa popolare nel quartiere di Watts, nel cuore di L.A., le due fazioni rivali avevano deposto le armi per armarsi di carta e penna e siglare la Tregua di Watts. Quel giorno P Jay e i Grape Street Crisp avevano incontrato Hacienda e gli Hunter Bloods, anche grazie alla facilitazione della leggenda del football Jim Brown e della sua fondazione anti-gang ”Amer-I-Can”. Anche la canzone “We’re All in the Same Gang” nata dall’unione dei rapper della West Coast aveva giocato una parte importante nel preparare gli animi alla fine della violenza. In pochi giorni, molte gang sparse per la città avevano accolto il segnale lanciato da questo accordo e le violenze erano quasi completamente cessate, eccetto per i pochi che avevano insistito — a un solo giorno dalla famigerata Rivolta di Los Angeles.
Sebbene ad oggi l’ordine degli eventi possa essere cambiato radicalmente, il contesto è rimasto quasi immutato. La storia è condannata a ripetersi se non si collabora per eliminare la violenza una volta per tutte.