Sulla prima pagina del ”Time”
Articolo di Alessandra Testori
4.11.2019
Time ha scelto il volto di @stormzy per la copertina del numero dedicato ai “Next Generation Leaders”, i leader della prossima generazione.
Il settimanale di notizie più diffuso del pianeta ha inserito tra i dieci pionieri che stanno cambiando il mondo un rapper nero inglese. Accanto a figure che hanno inventato un’app per prevenire il suicidio o un innovativo test per curare la malaria, Stormzy potrebbe apparire un tantino fuori luogo, ma soltanto finché ci si limita a pensarlo in quanto artista — Stormzy è un’icona. Le sue canzoni gridano la disperazione della comunità nera inglese, dimenticata dal mondo ed emarginata dalla società cui dovrebbe appartenere, e lo fanno su beat da 140 BPM in puro stile grime, genere di cui Stormzy è attualmente il portavoce indiscusso.
Lontano dal definirsi soltanto come cugino elettronico dell’hiphop, il grime è il suono dei ghetti inglesi, della violenza che perpetrano come di quella che subiscono da parte del sistema; come il Form 696, direttiva per cui ogni performer legato a hiphop o grime doveva essere inserito nel database della polizia prima di potersi esibire: in teoria un’azione per la sicurezza dei cittadini, in pratica un tentativo militarizzato di soffocare la voce della comunità black british.
https://www.youtube.com/watch?v=9ClYy0MxsU0
Per fortuna, nel 2017 questa legge delirante è stata eliminata consentendo a Stormzy di emergere, a differenza dei suoi predecessori.
Di questo lui è profondamente consapevole e, da quando si è affermato, ha iniziato a fare tutto il possibile per aiutare la sua gente. Dalle borse di studio per studenti di colore alla casa editrice per autori neri, il legame di Stormzy con la comunità è racchiuso nell’emblematico interludio della sua performance a Glastonbury, quando ha interrotto la musica per nominare tutti i grimers venuti prima di lui o suoi contemporanei che non hanno avuto la sua fortuna, elencando in totale ben 65 artisti.
Più che un individuo, Stormzy è la voce di un’identità collettiva che lotta per essere riconosciuta.