Recensione del nuovo album degli Stray Kids: The Sound
Primo album in lingua giapponese per il gruppo k-pop sudcoreano SKZ
Gli Stray Kids sono una band sud-coreana della JYP Entertainment Corporation che ha avuto il proprio debutto il 25 marzo 2018 ed è attualmente composta da 8 membri: Bang Chan, Han, Changbin, Hyunjin, Felix, Lee Know, Seungmin e I.N. Il 22 febbraio 2023 è uscito ufficialmente il loro primo album completo in giapponese intitolato The Sound.
Numeri e tracklist
All’interno di questo primo album troviamo 10 canzoni (alcune inedite e altre riproposte in una versione giapponese).
- The Sound - 3:00
- Battle Ground - 3:33
- Lost Me - 3:09
- DLMLU - 3:14
- Novel - 3:08
- Case 143 (Japanese version) - 3:13
- Chill (Japanese version) - 3:18
- Scars - 3:19
- Thunderous (Japanese version) - 3:04
- There - 3: 35
Quest’album è in grado di presentarci una serie di diversissimi suoni: partendo da canzoni più ritmate come la title track The Sound fino ad arrivare a una ballata come There. Riesce a mantenere l’ascoltatore incollato alla musica, nonostante questa sia in una lingua a lui sconosciuta.
Perché ascoltare questo album?
Gli Stray Kids sono tra i kpop idol più famosi sia in Corea del Sud che a livello globale, con una fanbase di certo non indifferente, pertanto non è poco comune approcciarsi per la prima volta al K-pop tramite le loro canzoni. Proprio per questo si tratta di un'ottima band tramite la quale conoscere il genere. Una volta fatto presente questo, però, sarebbe bene sottolineare che questo album potrebbe essere più godibile se ascoltato da qualcuno che ne è già un fan o che quantomeno ne conosce il genere. Essendo presenti al suo interno anche alcune track prese da delle loro canzoni originariamente in coreano e poi adattate in giapponese per questo album, queste possono suonare meno d’impatto che nella lingua originale. Rimangono ugualmente piavcevoli, ma per un primo approccio alla band sarebbe meglio ascoltare dei loro brani in coreano e poi, in seguito, conoscere il resto della loro discografia. Rimane ugualmente un album più che godibile per chiunque sia in grado di superare i pregiudizi legati a una musica che, fin da quando ha cominciato a diffondersi globalmente, da alcune persone continua a ricevere null’altro che odio.