Scuola

Verso la scuola del domani?

Il PNRR apre piani ambiziosi nel mondo dell'istruzione: dalle riforme ai finanziamenti per sicurezza scolastica, digitale e laboratori extracurricolari, l'obiettivo è quello di rivoluzionare la scuola italiana

04 marzo 2023di Alex Lung

A circa due anni dall'inizio della sua progettazione il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta entrando nel vivo delle sue missioni. Grazie al progetto europeo Next Generation EU, ideato per rilanciare l'economia dell'Unione dopo la pandemia da Covid-19, il PNRR può contare su 191,5 miliardi di euro. Una fetta importante di essi è indirizzata al mondo della scuola e della ricerca, con il Ministero dell'Istruzione e del Merito che si impegnerà in ben 6 riforme e 11 importanti investimenti. 

Riforma degli istituti tecnici e professionali e riforma del sistema ITS

Tutt'oggi in Italia si tende a considerare erroneamente gli istituti tecnici e professionali come destinati a ragazzi disinteressati allo studio. In  realtà, una scuola di questo tipo permette un accesso agevolato al mondo del lavoro, e l'obiettivo del Ministero è quello di adeguare ancora di più i curricula degli istituti alle figure richieste oggi a livello professionale, incoraggiando l'occupazione giovanile. Medesimo è l'obiettivo della riforma degli istituti tecnici superiori, la formazione post-diploma indirizzata alla specializzazione tecnologica. I settori ai quali gli studenti verranno preparati saranno la mobilità sostenibile, il  Made in Italy e le tecnologie per il patrimonio culturale e l'informazione-comunicazione

Riforma dell'orientamento

Gli studenti degli ultimi anni delle scuole medie e  superiori dovranno prepararsi a una sorta di "istituzionalizzazione" dell'orientamento in uscita. Gli iscritti al quarto e al quinto dedicheranno al meno 30 ore a moduli che possano aiutarli alla  scelta del percorso da seguire dopo il diploma. Il Ministero utilizzerà i fondi del PNRR anche per  la realizzazione di una piattaforma digitale che  possa essere di supporto. 

Riforma del reclutamento dei docenti e formazione continua

Allo scopo di fornire agli studenti la più alta qualità di insegnamento, non si presterà più atten zione solo alle conoscenze degli aspiranti prof, ma anche alle loro capacità metodologiche. 70 mila  nuovi docenti verranno assunti entro il 2024. Inoltre, i docenti saranno sottoposti a una formazione continua, che possa aggiornare le loro com petenze metodologiche, digitali e culturali. 

Riforma del sistema scolastico

Nei prossimi anni il Ministero prevede una diminuzione degli iscritti per via della bassa natalità. Ingenti fondi saranno riservati alla riorganizzazio ne in classi meno numerose, con un conseguente  aumento della qualità dell'insegnamento. 

Gli investimenti sulle infrastrutture...

L'edilizia scolastica e il digitale sono i due grandi obiettivi di questa sezione del piano. È prevista la costruzione e la riqualificazione di spazi dedicati a mense e palestre (per un totale rispettivamente di 400 e 300 milioni di euro), andando così a superare un grave divario tra Nord e Sud. Contestualmente verranno elargiti fondi per aumentare l'offerta di attività sportive all'interno delle scuole. Il problema della sicurezza degli edifici scolastici non è sorvolato: 3,9 miliardi avranno lo scopo di rendere le scuole non solo antisismiche, ma anche innovative, sostenibili ed inclusive per tutti gli studenti. Tra le altre iniziative troviamo la costruzione di 195 nuovi plessi (per un totale di 800 milioni di euro) e la transizione digitale, con l'introduzione di strumenti didattici innovativi e laboratori specifici (2,1 miliardi). 

...e sulle competenze

1,5 miliardi di euro verrà stanziato per potenziare le competenze di base degli studenti, in aperta guerra alla dispersione scolastica. Ciò avverrà tramite tutoraggi, consulenze e orientamento attivo e professionale. Si punterà anche al rafforzamento della parità di genere, dello studio delle discipline STEM e delle lingue straniere. Infine, 560 milioni andranno a sostenere i percorsi e i progetti formativi in orario extrascolastico, visti come un utile strumento per lottare contro la dispersione scolastica e la creazione di una scuola come comunità aperta e sociale.

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