100 giorni alla maturità 2023
Le date, le prove e tutto quello che c'è da sapere sull'esame di Stato di quest'anno
Nella data di oggi, 13 marzo 2023, inizia il conto alla rovescia per l'esame di maturità, ovvvero i famosi 100 giorni che separano gli studenti dal sostenere le tre prove scritte e il colloquio orale dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione.
Date delle prove scritte, condizioni di ammissione e informazioni utili
Si parte il 21 giugno con la prima prova scritta di italiano, uguale per tutti gli indirizzi. A seguire il 22 giugno la seconda prova, sulla base dell'indirizzo di studio, e infine la terza prova scritta martedì 27 giugno, ma solo per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca. Per i candidati impossibilitati a partecipare alle tre prove scritte nelle date suddette, vi sarà una sessione supplettiva nei giorni 5, 6 e 11 luglio. In conclusione il cadidato/a sosterrà il colloquio orale di fronte alla commissione d'esame, composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica e da tre commissari interni e tre esterni. Lo stesso Ministro Valditara, esprimendosi sull'esame orale, aveva annunciato in una circolare: “Deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l’interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Le competenze disciplinari la scuola le ha già accertate con il giudizio finale che ammette all’esame di Stato”. Per accedere all'esame di Stato, inoltre, non sarà necessario avere completato l’alternanza scuola-lavoro: “La normativa prevede un monte ore che per il Covid molti studenti non hanno potuto rispettare", dichiara il Ministro. Ai maturandi sarà comunque richiesto, durante il colloquio orale, di riassumere la proprie esperienza di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svoltasi durante il percorso di studi. L’effettuazione delle prove INVALSI (che non concorrono alla valutazione) rimane invece requisito essenziale per l’ammissione. Il voto finale dell’Esame di Stato è espresso, come sempre, in centesimi. Il punteggio massimo è 100 (con la possibilità della lode), mentre il punteggio minimo per superare l’esame è di 60/100.
Esame post-pandemia
Era stato proprio il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, alcuni mesi fa in un'intervista al quotidiano La Stampa ad annunciare che con la maturità 2023 si sarebbe tornati all’era pre-Covid, ovvero il ritorno delle modalità di esaminazione con due prove scritte e un colloquio interdisciplinare a cui gli studenti erano stati sottoposti fino all'anno scolastico 2018/19, secondo quanto previsto dal DLgs. 62/2017 (una decisione che non ha incontrato il favore di molti studenti, che non hanno esitato a definirlo "un salto nel passato"). Per la prima volta dopo la pandemia, inoltre, tutte le prove scritte saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento. Tra le novità, l’introduzione della seconda prova scritta per gli Istituti Professionali di nuovo ordinamento. "Siamo ben consapevoli che veniamo da un periodo, quello del Covid, che ha messo a rischio la piena preparazione dei nostri giovani, quindi di questo ne terremo conto", ha voluto rassicurare il ministro in un'intervento a TGCOM 24.