Liceo classico in crisi: sempre meno iscrizioni per il 2023
Ministro Valditara scrive alle famiglie: “Ascoltate le scelte dei vostri ragazzi”
Crisi d’iscrizione al liceo classico! Secondo i dati raccolti dal Ministero dell’Istruzione per le iscrizioni dell’anno scolastico 2023-2024 solo il 5,8% dei ragazzi italiani andrà al liceo classico, mentre il restante 94,2% ha scelto altre scuole.
Del 94,2% il 57,1% frequenterà i licei: il liceo Scientifico tradizionale viene scelto dal 14,1% e il Linguistico dal 7,7%. L’11,2% andrà al Liceo delle Scienze Umane e all’Artistico dal 4,9% mentre lo 0,4% sceglie licei ad indirizzo Europeo ed Internazionale, l’0,9% Licei Musicali e Coreutici.
Per gli Istituti Tecnici opta il 30,9%: per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” l’8,7% degli studenti, mentre il “Turismo” il 2,8%. Il 6% ha scelto l’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”, il 2,8% “Meccanica, Meccatronica e ed Energia”, e il 2,4% sceglie “Chimica, Materiali e Biotecnologie”.
Agli Istituti Professionali si sono iscritti il 12,7% dei ragazzi. Gli indirizzi più scelti sono: “Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera”, con il 4%, “Manutenzione e Assistenza Tecnica” e “Servizi per la Sanità e l’assistenza Sociale” con l’1,6% e “Servizi Commerciali”, scelti dall’1,3%.
Perché questa crisi del classico?
Il liceo classico è in crisi perché i ragazzi oggi sono proiettati alla scelta di una scuola con più sbocchi professionali. Il problema non si limita alle minori iscrizioni, ma riguarda la percezione della scuola nel suo complesso. Nella nostra società i ragazzi sono abituati, sin da piccoli, ad avere un ritorno economico o professionale in qualsiasi scelta facciano.
Valditara: “Le scelte? La famiglia deve ascoltare con pazienza”
Scelte libere che gettano le basi per il futuro economico e sociale dell’Italia. Una scelta importante quindi, come sottolineato dal Ministro Giuseppe Valditara in una lettera indirizzata a tutte le famiglie italiane tramite gli istituti scolastici a dicembre scorso, mese durante il quale si è aperta la fase dell’orientamento: “Sono convinto che sia fondamentale, tutti insieme, sostenere le nostre ragazze e i nostri ragazzi nella decisione sulla scelta del percorso di studi. Il problema allo stesso tempo più delicato e importante della scuola e della famiglia è ascoltare con pazienza, intelligenza e profondità i ragazzi per scoprire i loro talenti”.
I ragazzi che scelgono il liceo classico sono sempre di meno. Sarà così anche l’anno prossimo?