Scuola

Audizioni sulla prevenzione della dispersione scolastica

La Commissione Cultura si è riunita alla Camera dei Deputati per ascoltare i pareri delle associazioni sulla proposta di legge per prevenire la dispersione scolastica

15 marzo 2023di Tommaso Di Pierro

Nella giornata di ieri, martedì 14 marzo, alle ore 12, la Commissione Cultura, nell’ambito dell’esame della proposta di legge 418 - di iniziativa dei deputati Maurizio Lupi e Alessandro Colucci - sulle disposizioni per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico, ha svolto un ciclo di audizioni informali che hanno incluso l'intervento delle seguenti associazioni:

  1.    Proteo Fare Sapere
  2.    INVALSI

La proposta di legge

La proposta di legge 418 per prevenire la dispersione scolastica, presentata il 20 ottobre 2022 alla Camera dei Deputati, prevede l’introduzione sperimentale e volontaria di competenze non cognitive come l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale nell’insegnamento di uno o più soggetti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. La sperimentazione avrà inizio nell’anno scolastico 2023/2024 e durerà tre anni. Nel primo anno, i docenti riceveranno la formazione necessaria e negli anni successivi verranno introdotte le competenze non cognitive nel metodo didattico.

Le audizioni e le proposte

"In ambito scolastico siamo di fronte a una bulimia legislativa" come dichiara Antonino Titone, componente dell'Ufficio di presidenza di Proteo Fare Sapere, associazione professionale per personale docente e dirigente e ATA della scuola, per il personale dell’università e degli enti di ricerca e per tutto il vasto mondo della conoscenza. "Noi pensiamo che per come è strutturato il D.P.R 275/99 sull'autonomia didattica ci sono tutti gli spazi che danno forza all'autonomia della scuola e che consentono di poter perseguire nei vari modi possibili il successo formativo di tutti gli alunni", continua Titone, "i problemi sono stati e sono di risorse da destinare, acché l'obiettivo del successo formativo e la lotta alla dispersione e all'abbandono possano avere successo. È un problema di risorse, non di una nuova legge". "Il contrasto alla dispersione scolastica passa sempre di più attraverso le competenze non cognitive", dichiara successivamente il Presidente dell'Istituto INVALSI, Roberto Ricci. Attraverso l'uso dei grafici si viene a conoscenza delle rilevazioni INVASLI degli anni 2019-2022, indicanti che nel 2022, per quanto riguarda la comprensione della lingua scritta italiana, solo il 52% degli studenti raggiungeva i traguardi previsti dalle indicazioni nazionali. Riguardo alla matematica, invece, solo la metà degli studenti al termine della scuola secondaria di secondo grado è in grado di rispondere a delle domande plausibili sull'argomento. La scuola allargata a tutta la popolazione, automaticamente, deve affrontare fenomeni di questo tipo. Un problema non solo italiano. È sempre più opinione condivisa che servano interventi su quelle competenze non strettamente cognitive e che aiutano gli studenti a reagire proficuamente all'insegnamento che ricevono a scuola, soprattutto per quegli studenti provenienti da famiglie con un diverso background socioculturale. Una strada auspicabile è che il processo sperimentale cominci con un anno di formazione per i docenti. "Il messaggio di questa legge sottolinea una linea di azione in cui tutti i paesi più avveduti si stanno lanciando. Abbiamo la possibilità di incidere significativamente sulla dispersione", afferma Roberto Ricci. 

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