”CAP” al giudice e la mancanza di una giuria complica il caso Young Thug
Avvocati della YSL, il collettivo di Young Thug, in imbarazzo: giudice minaccia di recludere per 20 giorni per mancanza di professionalità.
Il caso giudiziario in corso negli Stati Uniti che coinvolge i membri della YSL, la crew del rapper Young Thug, sta facendo parlare di sé non solo per le accuse mosse ai suoi membri, ma anche per l’atteggiamento poco professionale degli avvocati difensori durante l’udienza.
In particolare, uno degli avvocati avrebbe utilizzato il termine “CAP” per definire il giudice, un’espressione usata nello slang per indicare che qualcuno sta dicendo sciocchezze. Una mancanza di rispetto che non è passata inosservata al giudice, il quale ha minacciato di recludere per 20 giorni i due avvocati per oltraggio alla corte.
Il saggio punitivo…
Ma non è finita qui: il giudice Glanville ha anche imposto come “punizione” la stesura di un saggio di 17 pagine sull’importanza della professionalità e del trattamento civile nei confronti dei propri avversari. Una decisione che, oltre a fare riflettere gli avvocati coinvolti, ha suscitato sorpresa e curiosità da parte dell’opinione pubblica.
Ma nonostante il comportamento poco ortodosso degli avvocati, il processo continua. Si prevede che l’intero caso batterà il record come processo penale più lungo nella storia della contea di Fulton, visto che siamo già al terzo mese di selezione della giuria e gli esperti si aspettano che il processo duri almeno nove mesi.
La lunghezza del processo a YSL…
La lunghezza così estesa del processo sta, inoltre, giocando un ruolo di ulteriore difficoltà per riuscire a trovare una giuria disponibile. Una situazione che, insieme al comportamento poco professionale degli avvocati, potrebbe portare a un’ulteriore complicazione del caso.