Docente tutor, 9 insegnanti su 10 rifiutano di candidarsi
Ruolo poco chiaro, richiesta eccessiva di mansioni e scarsa remunerazione tra le motivazioni dei professori
Docenti tutor al fotofinish. Mercoledì 31 maggio 2023 scade il termine per l’inserimento nella piattaforma Futura dei nominativi dei docenti da avviare al percorso di formazione per docente orientatore e tutor per il superamento delle diseguaglianze e della dispersione scolastica. Quanti però hanno risposto all'appello e si sono candiati per questi ruoli?
La diserzione degli insegnanti e le loro motivazioni
La risposta è: meno di quanto si pensi. Come riporta infatti un sondaggio della Tecnica della Scuola - al quale hanno partecipato oltre 1.556 soggetti, più del 95% dei quali insegnanti - l’87.6% dei docenti ha dichiarato di non aver presentato la candidatura per questa figura perché "Non è chiaro il ruolo che il docente andrà ad assumere", motivazione che ha ottenuto 1458 voti. Più del 45% ha dichiarato che "Questo ruolo non fa parte della funzione del docente e non è previsto dal contratto" (1265 voti), mentre un insegnante su tre ha motivato la sua indisponibilità a fare il docente tutor perché "Questa funzione dovrebbe essere svolta da professionisti esterni, come gli assistenti sociali" (5333 voti). La diserzione dei docenti dal proporsi come docente orientatore è anche data da altri fattori, uno dei quali la scarsa remunerazione del compito aggiuntivo: "Dal punto di vista della remunerazione l'operazione è una vera e propria truffa ai danni dei docenti; il vero dramma non è che non si trovino volontari per fare i tutor, bensì che c'è chi si è reso disponibile; ancora una volta la classe docente italiana dimostra tutta la sua inadeguatezza". Altra causa è la richiesta eccessiva di mansioni aldilà della disciplina che già insegna. "Il docente dovrebbe occuparsi solo di insegnare in modo altamente professionale, con un aggiornamento disciplinare continuo. Non è un missionario al quale si può chiedere di saper fare qualsiasi cosa". Ancora: "È un’attività aggiuntiva e non si sa quanto durerà; sarebbe necessario prevedere figure specialiste intermedie che svolgano ruoli come questo per scelta e con competenze all’interno del proprio orario di lavoro. Ci sarebbe un risparmio e la scuola avrebbe finalmente una struttura organizzativa".
Compiti del docente tutor
Aldilà dei dubbi e delle incertezze, quali saranno i compiti svolti dal docenti tutor? Nel quadro delle riforme previste dal PNRR, le figure del docente tutor e quella del docente orientatore saranno attive a partire da settembre 2023 per consentire l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle circa 70mila classi secondarie di secondo grado. Gli obiettivi dell’intervento di orientamento sono quelli di rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata che valorizzi le potenzialità e i talenti degli studenti e, inoltre, di contribuire alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico e favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria. Per ogni docente verranno avviati specifici percorsi di formazione organizzati da INDIRE e articolati in moduli online della durata di 20 ore.