Chieri, apre la prima scuola elementare che adotta il metodo finlandese
Si chiama Daisy e punta a formare gli studenti in un ambiente di condivisione emotiva che dà ampio spazio al lavoro di gruppo
Nel piccolo comune di Chieri, in provincia di Torino, è avvenuta una piccola, ma signifticativa rivoluzione. All'interno dell'Istituto Pascal Chieri nasce Daisy, la prima scuola elementare paritaria d'Italia con il metodo scolastico finlandese, che comporta diversi obiettivi da seguire e nuove norme da adottare.
Il metodo finlandese
Come riportato dal quotidiano la Repubblica, questa nuova proposta educativa ispirata al modello finlandese, pensata per i bambini e le bambine dai 6 ai 10 anni e incentrata sull'attivismo pedagogico, punta a cambiare radicalmente l'assetto scolastico che ben conosciamo, dalla didattica alla disposizione spaziale delle aule. Alla Daisy - il cui nome è un omaggio alla docente Margherita Ronco, socia dell’Istituto - saranno infatti presenti tavoli di gruppo al posto dei banchi, oltreché divanetti per leggere o per riposare e un'aula di musica con la batteria per le pause tra le lezioni. Nei corridoi c'è il calcio balilla, e fuori l'orto botanico con i tronchi piantati a terra che trasformano il giardino in aula. Non ci sono lezioni frontali o compiti a casa, dato che si predilogiono le le attività di classe, individuali o di gruppo e i laboratori con giochi e miniquiz. Oltre a ciò ci sarà l’appello delle emozioni per tutti gli studenti. "Vogliamo provare questa via per educare i bambini all’emotività", racconta Roberta Scalise, docente di italiano e matematica. Così chiederanno: "Come stai? Come ti senti oggi?", lasciando spazio a riflessioni un po’ più ampie che il solito "Presente". L’accreditamento da parte del ministero dell’Educazione della Finlandia è in corso e nelle prossime settimane c'è grande attesa per la visita del console onorario Giovanni Dionisio.
Attività e obiettivi
Le giornate saranno composte da sei ore di lezioni da 50 minuti l'una, seguite da svariati laboratori pomeridiani, dalla danza al rugby, e il resto del tempo da dedicare a momenti relax. "Ma non c’è uno schema fisso, ci si organizzerà in base all’umore dei bimbi. Il nostro obiettivo è lavorare sull’autonomia, declinata in tanti modi, dal rispetto del bene comune all’autonomia di pensiero e di gestione del tempo, che crediamo vada incentivata già da piccoli", dichiara la dirigente scolastica Nicoletta Coppo. Nata durante la pandemia, la Scuola Daisy mira a sviluppare l’empatia, l’autonomia e la curiosità nei più piccoli, mantenendo un approccio positivo che elimina il fallimento. "Qui esistono solo tentativi e sperimentazione", afferma la coordinatrice dei laboratori. Il progetto consta già di una decina di iscritti per l’anno scolastico 2023/2024, ma l’obiettivo è raddoppiarli prima dell’inizio dell’anno scolastico.