Torna il voto di condotta alle medie
Passo indietro del MIM dopo la riforma voluta dalla ministra Fedeli nel 2017
In questi giorni in cui si parla molto del voto di condotta e del significato che assume, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato la sua reintroduzione nelle scuole secondarie di primo grado. Dopo sei anni gli studenti avranno nuovamente una valutazione numerica per il proprio comportamento a scuola.
Un passo indietro, dunque, rispetto alla modifica voluta dalla ministra Valeria Fedeli nel 2017. L'allora MIUR aveva abolito il voto di condotta, sostituendo il giudizio numerico con un commento sintetico sullo sviluppo delle competenze di cittadinanza e sulla qualità dei rapporti sociali intrattenuti nel corso dell'anno scolastico. Ai tempi si reputò che il nuovo metodo potesse rendere più partecipi le famiglie, che avrebbero avuto una panoramica più ampia su chi fosse e come si comportasse il proprio figlio a scuola. La scelta fu dettata anche da una particolare strategia anti-bullismo.
Una strategia che evidentemente è sembrata fallimentare al ministro Giuseppe Valditara e agli esperti anti-bullismo del MIM, che sono stati coinvolti nella decisione. Dall'anno scolastico 2023/2024 tornerà quindi il voto numerico, che farà media così come alle superiori. D'altronde Valditara stesso aveva preannunciato una riforma del voto di condotta, anche alle superiori, soprattutto dopo il caso degli studenti promossi - anche con valutazioni di comportamento elevate - nonostante avessero aggredito la loro docente con dei proiettili di gomma. Tuttavia, al momento, non risultano cambiamenti relativi alla condotta, per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado.