Piano nazionale per l'energia e il clima, lo smart working può essere una soluzione?
Le proposte di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec)
Il governo ha inviato a Bruxelles la proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec). Tra le soluzioni pensate per ridurre le emissioni si parla di smart working e di settimana corta, che aiuterebbero a ridurre gli spostamenti in città.
Per quel che riguarda la diffusione delle rinnovabili, la proposta del governo prevede di superare la quota del 40% dei consumi finali lordi di energia entro il 2030. Inoltre viene fissata una quota del 37% di energia da rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento, del 31% nei trasporti e una quota del 42% di idrogeno da rinnovabili per gli usi dell’industria.
Tra gli obiettivi per la pubblica amministrazione c’è quello di lanciare un grande piano di efficientamento del parco immobiliare e di riduzione dei consumi energetici, che prevedrà la condivisione dei target con gli enti regionali e locali.
La revisione del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima prevede anche di incrementare il tasso di ristrutturazione degli edifici, puntando sull’elettrificazione dei consumi, i sistemi di automazione e controllo e una «massiva diffusione» degli interventi di isolamento termico, le cosiddette case green.