Francia, vietato indossare l’abaya a scuola
Il nuovo divieto imposto alle studentesse musulmane dal Ministro Attal
Le studentesse musulmane non potranno più indossare il tradizionale “abaya” nelle scuole in Francia: a porre il divieto è stato il Ministro Attal. La motivazione? Preservare la laicità della scuola.
Una notizia che fa riflettere quella che viene oltralpe dove il Ministro dell’Istruzione francese, Gabriel Attal, ha vietato l’utilizzo dell’abaya (camice nero lungo che copre tutto il corpo, utilizzato nei paesi islamici dalle donne) all’interno degli istituti scolastici pubblici. Dopo il divieto al crocifisso e ad altri simboli religiosi esposti (o indossati) da docenti e alunni nelle scuole, il ministro ha voluto aggiungere anche questa “precisazione” per quanto riguarda la veste dell’abaya, molto utilizzata dalle donne di fede islamica.
La Francia è stato uno dei primi paesi europei a introdurre, nel lontano 1905 una legge che vieta l’introduzione di simboli o emblemi religiosi su monumenti o spazi pubblici. Una norma che venne ribadita e confermata nel 2004 con la cosiddetta “legge anti velo” che estese, nelle scuole primarie e secondarie di tutto il territorio nazionale, il divieto di mostrare o esporre simboli religiosi.
Secondo il Ministro dell’Istruzione la decisione è quindi coerente con quanto già previsto dalla normativa nazionale con il fine di “preservare la laicità dello Stato”. In questi giorni Attal ha promesso, inoltre, di parlare con i dirigenti scolastici per spiegare come applicare la nuova normativa in maniera chiara.
"La laicità - ha affermato il ministro - rappresenta un modo per emanciparsi attraverso la scuola".
Al momento non sembrano esserci deroghe.