Uccisa l’Orsa Amarena: era il simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo
Fermato l’uomo che le ha sparato con il fucile. Le motivazioni: “Ho agito per paura”.
Uccisa nella notte da colpi di fucile l’Orsa Amarena, animale simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo. Un uomo, individuato e fermato dal Guardiaparco e successivamente dai Carabinieri di San Benedetto dei Marsi, le avrebbe sparato “per paura”.
Giovedì 31 agosto, intorno alle 23, l’Orsa Amarena è stata raggiunta da alcuni colpi di fucile che le hanno provocato la morte. A colpirla un uomo che avrebbe agito per paura: “Non volevo ucciderla, l’ho trovata dentro la mia proprietà, è stato un atto impulsivo”, questo quanto è stato dichiarato ai militari che hanno effettuato i rilievi per verificare la dinamica dell’accaduto. Al momento non si trovano i cuccioli dell’Orsa che era solita girare per la zona di San Benedetto dei Marsi con i suoi figli, scomparsi dopo gli spari.
Solo pochi giorni fa sul web era stato diffuso il video che ritraeva l’Orsa girare tranquillamente per le strade di San Sebastiano dei Marsi. Era conosciuta e apprezzata da molti cittadini abruzzesi che raccontano della sua indole docile. Sono molti a commentare oggi sulla pagina social del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise (i primi a riportare la notizia dell’uccisione) esprimendo dolore per la perdita e rabbia per il grave episodio accaduto.
Legambiente oltre all’Oipa(Organizzazione Internazionale Protezione Animali) hanno già dichiarato che si costituiranno parte civile nel processo: “L'orsa Amarena è l'ennesima vittima non solo della pericolosità sociale d'individui cui pure si concede il porto d'armi, ma anche del clima d'odio nei confronti dei grandi carnivori fomentato in Italia da alcuni esponenti politici”.