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Media Literacy: unico strumento contro la disinformazione inarrestabile

Il rapporto della Commissione europea conferma all'Italia il triste primato europeo delle fake news sui social network

04 ottobre 2023di Tommaso Di Pierro

Nessuno risulta esposto alla disinformazione e alle fake news come gli italiani. Lo rivelano i dati che le piattaforme social (Google, Meta, Microsoft, Tik Tok) forniscono ogni sei mesi alla Commissione europea, in attuazione del Codice di condotta sulla disinformazione che tali piattaforme sono obbligate a rispettare, rivelando uno scenario alquanto grave del Belpaese.

Italia, paese con più disinformazione in Europa

Come riportato da Sky TG24, nel primo semestre del 2023, Meta ha intrapreso una battaglia contro la disinformazione, rimuovendo oltre 45mila contenuti da Facebook, considerati "dannosi per la salute o per la loro interferenza nei processi elettorali e nei censimenti", e altri 1.900 da Instagram. Oltre a ciò, Secondo quando riportato da La Stampa, l'italia è al secondo posto in Europa per numero di video rimossi da Youtube (2.684) e numero di domini interessati da azioni manuali per le norme antispam per la ricerca web di Google (535.824). Italiani creduloni, pronti a prendere per veritiera la prima notizia che vedono? Stando ai dati sembrerebbe di sì. I numeri italiani rappresentano infatti quasi un terzo dei 140mila contenuti rimossi da Facebook in totale, mentre sul fronte di Instagram, i numeri italiani risultano essere poco meno di un terzo dei 6.900 contenuti totali rimossi in tutta Europa, il che fa dell'Italia il Paese in cui si fa più disinformazione. Al secondo posto la Germania - con però meno della metà rispetto all'Italia - con 22 mila contenuti; terza la Spagna, con 16 mila contenuti rimossi; quarti i Paesi Bassi (13 mila) e infine quinta la Francia (12 mila). L'Italia poi, come sottolinea il Corriere della Sera, è al secondo posto per contenuti pubblicati solo su Facebook a cui è stata applicata un’etichetta di verifica dei fatti a seguito di una valutazione di falsità da parte del programma di fact-checking di Meta (oltre 7 milioni).

Media Literacy: le fake news possono essere contrastate

La grande diffusione di notizie false è quindi un problema serio nel nostro Paese. Cosa fare per contrastarla? La Media Literacy, ovvero alfabetizzazione mediatica, si offre come strumento insostituibile per orientare le vecchie e nuove generazioni su un uso consapevole e responsabile dei media. Leggere e orientarsi sui media significa infatti leggere e orientarsi sulla realtà che ci circonda, distinguendo il vero dal falso grazie all'appropriazione di contenuti digitali ritenuti validi  e sicuri. Sono soprattuto le nuove generazioni, i nativi digitali, a dover usufruire di uno strumento così essenziale come la media literacy, proprio perché immersi, più di chiunque altro, in una gran quantità di linguaggi mediatici differenti. Nell'ambito educativo è il settore scolastico che deve farsi carico per primo un'efficace percorso di media education, perché prima si impara a praticare una corretta lettura dell'informazione e a destreggiarsi in un mondo altamente digitalizzato, e meglio è. 

Mandragola Editrice e Laboradio: percorsi di media education

Alfabetizzare le nuove generazioni e condurre ad un uso consapevole dei media è da 25 anni la missione di Mandragola EditriceLaboradio e Fondazione Media Literacy, unite nella promozione di produzioni mediatiche che mettono al centro centinaia di giovani studenti e studentesse delle scuole Italiane. I nostri laboratori di media literacy permettono agli studenti di formarsi sugli strumenti digitali, il loro utilizzo sano e controllato, e, cosa più importante, permettono di contrastare le fake news e navigare saggiamente nel mare della (dis)informazione. Tali percorsi di formazione, che inludono laboratori radiofonici e di scrittura giornalistica, hanno valore di PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro) e garantiscono lo sviluppo di competenze trasversali spendibili in svariati campi. Tra i percorsi più recenti: “Biblioradio, la radio per la reading literacy”, il progetto della Fondazione Media Literacy (vincitore del bando “Educare alla lettura 2023” del Cepell) che ha l’obiettivo di offrire strumenti innovativi ed efficaci agli insegnanti per realizzare trasmissioni dedicate ai libri con gli studenti delle scuole superiori di II grado di Cassino; La Giusta Frequenza - Giovani Reporter della Memoria, il progetto che vuole promuovere presso i giovani un percorso di acquisizione della cittadinanza sociale e del principio di legalità, lavorando sul tema della memoria delle vittime delle mafie. A partire da radio, giornali dell’epoca, testimonianze, archivi storici e fonti dirette si svilupperà un canale radiofonico dedicato alla messa in onda di approfondimenti sulle stragi di mafia. In questo modo, i giovani reporter coinvolti acquisiranno gli strumenti della media literacy con l'obiettivo di imparare i meccanismi che si celano dietro al mondo dell'informazione e realizzeranno podcast e materiale giornalistico per creare una frequenza interamente dedicata alla legalità; Concorso letterario "Città di Rosignano"riservata alle studentesse e agli studenti delle scuole italiane grazie alla collaborazione della Fondazione Media Literacy ETS e che si pone la finalità di stimolare studentesse e studenti ad avvicinarsi al mondo della lettura e della scrittura, promuovere l’espressione scritta in forma libera e autentica, vivendola come un’opportunità per valorizzare la ricchezza interiore di ciascuno, le esperienze, le molteplici sensibilità, la scoperta delle diverse realtà territoriali; e in ultimo Science Will Win in Media, il prgetto di Fondazione Media Literacy sul tema dell'alfabetizzazione scientifica.

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