Agricoltura sostenibile, a Marsala il corso di laurea per studiare nuove strategie
Il 30 ottobre è stata organizzata una giornata per discutere del "Climate smart agriculture"
Ieri a Marsala una giornata di studio sull’agricoltura, settore strategico per la produzione di cibo e per la tutela dell’ambiente: i lavori sono stati moderati dal coordinatore del Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Mediterranei, professor Salvatore La Bella, che ha evidenziato come l’Università degli Studi di Palermo, nell’ambito del tema della giornata di studio sui cambiamenti climatici e l’agricoltura sostenibile, ha attivato, già dal corrente anno accademico, presso il Polo universitario di Trapani, un nuovo corso di Laurea che interpreta in modo coerente l’esigenza di impiegare nuove strategie e nuove tecniche agronomiche per consentire di sfamare il mondo in cui la popolazione aumenta in modo esponenziale, al contemporaneo diminuire delle condizioni favorevoli sotto il profilo climatico per le colture agricole.
Alla manifestazione, organizzata dal Consorzio di Ricerca per lo Sviluppo di Sistemi Innovativi Agroambientali (CoRiSSIA), tenuta ieri mattina a Marsala, presso il Parco Archeologico Lilibeo, hanno preso parte ricercatori e docenti universitari del settore Agrario provenienti da varie università italiane, professionisti dell’ordine professionale dei dottori agronomi e forestali della provincia di Trapani, tecnici ed operatori del settore e l’Ambasciatore della Costa d’Avorio alla FAO.
In particolare, durante i lavori, Carmelo Maucieri, docente presso il Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse Naturali, Animali e Ambiente dell’Università degli Studi di Padova ha approfondito il tema delle produzioni agrarie in un contesto di cambiamento climatico, mentre il ricercatore universitario Giuseppe Badagliacca, del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha presentato le innovazioni del Climate smart agriculture, ovvero le pratiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici da potere mettere in campo. E’ stata poi la volta di Christophe El Nakhel, ricercatore del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha fatto un focus sull’agricoltura circolareper il ricircolo degli elementi nutritivi e l’utilizzo di biostimolanti per mitigare gli stress abiotici.
Particolarmente significativo e apprezzato dal mondo accademico presente e dagli stessi studenti universitari presenti, l’intervento – in diretta online dalla sede FAO di Roma – dell’ambasciatore Cissé Seydou, rappresentante permanente della Costa d’Avorio presso la FAO. L’Ambasciatore ivoriano Cissè Seydou, nell’esprimere un plauso per il nuovo corso di laurea di UNIPA che raccoglie la sfida dei cambiamenti climatici nella direzione di dare risposte alla domanda alimentare della popolazione mondiale, ha auspicato anche l’avvio di un piano di cooperazione e collaborazione con il mondo accademico della Costa d’Avorio nella convinzione che la sfida globale può essere vinta solo se si eliminano le barriere tra paesi, popoli e culture.
Tra i presenti che hanno portato un saluto: Anna Occhipinti, direttore del Parco Archeologico di Lilibeo; Claudio Leto, presidente del Consorzio di Ricerca per lo Sviluppo di Sistemi Innovativi Agroambientali (CoRiSSIA); Pietro Clemente, presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (ODAF) della Provincia di Trapani; Vito Falco, dirigente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Trapani; Mimmo Turano, assessore dell’istruzione e della formazione professionale – Regione Siciliana.
Gli studenti universitari del corso di laurea “Sistemi Agricoli Mediterranei” di UNIPA hanno diritto ai servizi e ai benefici dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario: borse di studio e altri benefici e servizi.