Ambiente

Adattamenti, quando la musica incontra l’ambiente

La rubrica che racconta come adattare il nostro stile di vita al pianeta nel rispetto della natura. Consigli e suggerimenti per vivere all’insegna della sostenibilità

29 agosto 2024di Gaia Canestri

Abbiamo parlato di libri e opere d'arte che raccontano il cambiamento climatico, ma anche la musica può svolgere un ruolo fondamentale in questa lotta alla consapevolezza. Ecco alcuni brani, dal passato al presente, che aiutano a sensibilizzare su un tema quanto mai attuale.

Big Yellow Taxi, Joni Mitchell, 1970

Carichi delle proteste del '68, gli anni '70 sono caratterizzati da movimento e cambiamento. È proprio durante questo periodo che gli artisti iniziano a sfruttare il loro ruolo per lanciare un forte messaggio anche su tematiche come cambiamento climatico e sostenibilità. È il caso di Joni Mitchell con la sua “Big Yellow Taxi”.

Tra i versi più significativi leggiamo “Hanno asfaltato il paradiso e ci hanno costruito un parcheggio", che allude all'avanzamento della modernizzazione che si sta spingendo, forse, troppo oltre il rispetto della natura. O ancora, critica i DDT e gli OGM che stanno rovinando ciò che abbiamo di più prezioso. C'è poi una frase che racchiude il senso di tutta la canzone è che ci invita a riflettere: "Sembra proprio che non sia possibile sapere quanto si possiede finché non lo perdiamo”.

Earth Song, Micheal Jackson, 1995

Il brano venne rilasciato il 7 novembre 1995, in poco tempo diventò la canzone più ascoltata nel Regno Unito e il suo secondo singolo più venduto nel paese. L'idea del brano venne in mente a Jackson il 1º giugno 1988 durante una notte di permanenza all'hotel Imperial di Vienna in occasione del suo primo tour mondiale come solista. Fu proprio in quell'occasione che, circondato dall'agio e dalla bellezza, il cantante si sentì in dovere di affrontare in una canzone alcuni dei temi che più stavano scuotendo la popolazione: la deforestazione in Amazzonia e l'inquinamento. 

Lo stesso Micheal Jackson afferma: "Per me, questa è la canzone della Terra, perché penso che la natura stia cercando a fatica di compensare la cattiva gestione della Terra da parte dell'uomo. Questa è la mia occasione per far sì che la gente ascolti la voce del pianeta. Questa è Earth Song. Questo è ciò che l'ha ispirato".

Wake up America, Miley Cyrus, 2008

Un grido ad aprire gli occhi e agire per salvare il nostro pianeta. Nel brano si parla di una Terra personificata, da proteggere e di cui prendersi cura. Quando scrisse questa canzone la giovane cantante aveva solo 16 anni. Miley critica da una parte le parole vuote di chi parla a sproposito di cambiamento climatico senza dire davvero qualcosa di utile e senza generare una vera consapevolezza, come leggiamo nei versi " Ma tutto ciò che leggo è il riscaldamento globale, andare al verde, non so cosa significa tutto questo". Dall'altra parte critica chi finge di non vedere un problema ormai evidente: "Svegliati America. Siamo tutti insieme qui. È casa nostra, allora prendiamocene cura".

All the good girls go to hell, Billie Eilish, 2019

Dietro alla canzone della ventenne si nasconde un significato che in pochi si aspettano. Il brano contiene al suo interno numerosissimi riferimenti alle problematiche ambientali che stiamo affrontando, in particolare agli incendi sempre più numerosi, notiamo i versi "Le colline bruciano in California...Non dire che non ti avevo avvertito...Non è rimasto più niente da salvare ora". 

La stessa Billie prima dell'uscita del video musicale ha detto che "la nostra Terra si sta scaldando a una velocità senza precedenti, la nostra fauna viene avvelenata e le nostre foreste bruciano...Il tempo sta scorrendo...Fate sentire la vostra voce”.

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