Dopo le accuse de IlFattoquotidiano, Marracash risponde smentendo l’articolo e la vicinanza al Boss milanese…

Marracash ha reagito energicamente alle recenti accuse riguardo una presunta vicinanza al boss della Barona, Nazzareno Calajò. Attraverso otto storie dettagliate sul suo profilo Instagram ufficiale, il rapper ha fornito la sua versione dei fatti, minacciando di agire legalmente contro ogni tipo di diffamazione.

La polemica nasce da un rapporto della polizia penitenziaria, allegato a un’indagine dei pubblici ministeri Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco. Il rapporto suggeriva che Marracash e il rapper Guè fossero “al servizio” del boss Calajò. Tuttavia, Il Fatto Quotidiano ha chiarito che né Marracash né Guè sono al momento indagati o coinvolti.

La Risposta di Marracash alle Accuse

Marracash, nelle sue storie Instagram, ha fermamente negato ogni tipo di sottomissione o servilismo verso Calajò, affermando di discutere queste realtà da circa 20 anni attraverso le sue canzoni e interviste. Ha inoltre negato di aver mai inneggiato alla liberazione di criminali.

Nelle storie, Marracash si riferisce a un evento specifico durante un concerto al Forum il 22 settembre 2022, dove avrebbe citato persone del suo quartiere, tra cui Nazza. Ha categoricamente negato di aver indossato magliette a sostegno di Calajò e ha difeso il rapper Rame dalle accuse di trasferire denaro al boss.

Il Video di “Love” e la Difesa del Rap

Rispondendo alle accuse relative al videoclip di “Love”, Marracash sostiene che il video non glorifica la ricchezza e la violenza, bensì promuove l’unità e la fratellanza tra i quartieri. Ha sottolineato come la sua crescita in un contesto difficile non abbia mai influenzato negativamente il suo senso morale.

Marracash ha concluso difendendo la scena hip hop italiana, criticando gli attacchi ai testi dei rapper e la rappresentazione distorta delle realtà sociali nel rap, che invece dovrebbero essere viste come occasione per dibattito e confronto.

La Risposta di Guè

Anche Guè è stato coinvolto nelle accuse, in particolare per un evento durante un suo concerto all’Ippodromo di San Siro. Guè ha risposto alle insinuazioni con un tweet ironico su X, dimostrando il suo caratteristico sarcasmo.

Questo episodio pone in evidenza il delicato rapporto tra il mondo del rap e le realtà criminali e offre uno spaccato su come i media e le istituzioni reagiscono alle espressioni artistiche in Italia.

Nazzareno Calajò, noto come il “Principe” della Barona a Milano, è una figura dominante nel crimine organizzato. Da oltre trent’anni, impone il suo controllo sul quartiere milanese. Le indagini della polizia hanno rivelato che la carriera criminale di Calajò è legata al mondo della ‘ndrangheta, del traffico d’armi e agli ultras.