Liceo del made in italy: solo una scuola su cinque ha chiesto di introdurlo
A fronte dei 92 licei a indirizzo Made in Italy sinora approvati sul territorio nazionale, solo il 20% dei licei delle scienze umane ha fatto domanda di adesione
Dal 23 gennaio al 10 febbraio sono aperte le iscrizioni alle classi prime del nuovo "liceo del Made in Italy" per il prossimo anno scolastico, il 2024/2025. Quante scuole hanno chiesto di introdurlo?
Liceo del Made in Italy: ad aderire è solo il 20% della scuole
Un nuovo indirizzo di studi pensato per la tutela del marchio italiano era stato lanciato in campagna elettorale dalla premier Giorgia Meloni, un' aggiunta al corso di studi del liceo delle scienze umane (in vigore dal 2010) che puntasse a sostituire l’indirizzo economico-sociale con l'introduzione di alcune materie specifiche riguardanti lo studio delle dinamiche del commercio internazionale, come "Marketing", “Economia e gestione delle imprese del made in Italy”, “Modelli di business nella moda, nell’arte e nell’alimentare”, e infine “Made in Italy e Mercati internazionali”.
Finora, come annunciato in un comunicato dal ministero dell’Istruzione e del merito, sono 92 i licei a indirizzo Made in Italy approvati sul territorio nazionale: 17 saranno attivati in Sicilia, 12 in Lombardia e nel Lazio, 9 in Puglia, 8 nelle Marche e in Calabria, 6 in Abruzzo, 5 in Toscana, 3 in Liguria, Piemonte e Veneto, 2 in Molise e 1 in Basilicata, Emilia-Romagna, Sardegna e Umbria. Non rientrano ancora le 22 scuole per cui la Regione Campania non ha ancora autorizzato l’avvio del liceo del Made in Italy. 6 istituti scolastici invece, pur avendo presentato domanda, sono stati respinti poiché non in possesso dei requisiti richiesti.
Nonostante il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara definisca le adesioni delle scuole "Un risultato importante", la verità è che in Italia, come riportato da il Post, solo il 20% dei licei delle scienze umane con opzione economico-sociale ha fatto domanda di adesione, ovvero una scuola su cinque. I motivi? Giocano a sfavore, come riportato dal Corriere della Sera, i contorni poco chiari del nuovo percorso - il programma completo non è ancora stato stabilito e per ora si dispone di un piano di studi provvisorio, relativo solo ai primi due anni di studi - e la completa assenza di risorse a disposizione, dato che il governo non ha stanziato fondi specifici. Un inizio problematico quindi per il liceo del Made in Italy, in attesa che nuovi sviluppi, nel corso del 2024, portino a una maggiore definizione del nuovo indirizzo di studi, in attesa del suo debutto nelle scuole a settembre.