I procuratori litigano per un video, processo YNW Melly in pausa indefinita
La vita di YNW Melly sospesa nel dibattito sulla validità di un video come prova
Dovrà ancora attendere in cella Jamell M. Demons, aka YNW Melly, arrestato ormai cinque anni fa per omicidio plurimo. Questa volta il processo è stato interrotto per una diatriba tra i procuratori e il giudice a proposito di un video sulla vita di Melly: all’interno dei 20 minuti di registrazione un breve clip lo mostra sullo sfondo mentre compaiono in sovrimpressione le parole “Quattro giorni dopo la fine di questo film, YNW Melly e i suoi amici sono stati attaccati in una sparatoria a Miami, Florida. YNW Juvi e YNW Sakchaser sono morti”. L’avvocato del rapper ha richiesto di scartare la clip, sostenendo che non fosse rilevante per il caso dal momento che il commento scritto è stato aggiunto da terzi.
Il giudice ha accolto la mozione, evidenziando come “Mentre questo breve video si concentra sulla vita dell’imputato, è pura speculazione indovinare chi abbia deciso di aggiungere la dichiarazione di testo. Potrebbe essere stato il regista, il produttore, un montatore, [YNW Melly], o qualsiasi altra persona. Pertanto, senza conoscere la fonte del commento, non ha alcun valore probatorio”. Lo stallo è stato determinato dalla contestazione dei procuratori alla decisione del giudice, che richiedono di ammettere il video come prova eccezionale (“adoptive admission”).
Il processo ha già subito diversi ritardi per varie ragioni: accuse di intralcio alla giustizia, annullamento per mancanza di unanimità nella giuria e riorganizzazione del team di accusa. Secondo l’accusa, Melly e il suo supposto complice YNW Bortlen avrebbero ucciso due membri della loro crew inscenando un drive-by shooting.
Nonostante il giudice avesse appena cercato di velocizzare l’iter, fissando la data per la selezione della giuria al 5 marzo, pare che per adesso Melly debba rimanere in custodia per un tempo indefinito. Il suo team legale aveva anche presentato una richiesta di udienza cauzionale, citando la decisione del giudice di concedere la cauzione a Bortlen.