Freeze Corleone indagato per apologia di terrorismo
Al centro dell’accusa alcuni versi del brano “Haaland”
I testi dei rapper tornano in tribunale. Non soltanto gli Stati Uniti hanno preso l’abitudine di sottoporre ad accurata analisi forense le liriche dei pezzi rap, ma anche il sistema giudiziario francese. Questa volta sotto la lente della Giustizia è il brano “Haaland” di Luciano featuring Freeze Corleone e in particolare un verso pronunciato da quest’ultimo: “Burberry comme un grand-père anglais, j’arrive dans l’rap comme un camion qui bombarde à fond sur la…”. Sebbene la frase si interrompa, per l’associazione delle vittime dell’attentato di Nizza e per molte personalità politiche non c’è dubbio sull’allusione alla Promenade des Anglais e alle modalità dell’attentato del 2016.
Sono stati proprio i membri dell’associazione “Life 4 Nice” a presentare denuncia sabato per apologia di terrorismo tramite l’avvocato del gruppo, che nel documento ha precisato: “non c’è alcun dubbio che si tratti della Promenade des Anglais poiché le due rime precedenti terminano con Anglais”, fornendo un esempio di come avvenga la parafrasi delle canzoni in tribunale; ha poi aggiunto che “le insinuazioni, i sottintesi, costituiscono reati di apologia del terrorismo, conformemente alla giurisprudenza della Corte di cassazione”. La legge parla chiaro, ma non si comprende come siano sempre solo i testi di un genere musicale a essere presi in considerazione sotto questa luce.
L’associazione delle vittime di Nizza è venuta a conoscenza del testo incriminato dopo che venerdì Chrisitian Estrosi ha pubblicato su Theards un post in cui criticava duramente le parole di Freeze. Ha poi fatto eco un post su X di Eric Ciotti. Vista l’influenza degli autori dei post e di “Life 4 Nice”, il procuratore di Nizza ha infine aperto un’indagine preliminare contro Freeze Corleone per apologia del terrorismo.
Non è la prima volta che Issa Lorenzo Diakhaté aka Freeze Corleone finisce al centro di critiche politiche: in passato è stato accusato di complottismo e di apologia dell’antisemitismo e del nazismo, fino a spingere la prefettura di Nantes e quella di Parigi, insieme ad altre prima di loro, a tentare di vietare i suoi concerti. Per ora, senza successo.