Testimone anonima inchioda Young Thug con una telefonata del 2013
La chiamata al 911 presentata a pochi giorni dall’arresto di un’avvocato della difesa
Risale al settembre del 2013 la telefonata al 911 che è stata presentata come prova in aula martedì durante il processo YSL RICO. Nella registrazione della chiamata, una donna che è rimasta anonima aveva indicato Young Thug come responsabile dello sparo che aveva colpito un amico comune. “Sono venuti a casa mia e mi hanno detto che il ragazzo che ha sparato si chiama Young Thug” aveva dichiarato al numero di emergenza, aggiungendo “whoever that’s supposed to be”, chiunque esso sia, a suggerire un distanziamento da un’accusa diretta. Si tratta di un tentativo piuttosto debole di deresponsabilizzazione, dal momento che è sufficiente (e lo era anche undici anni fa) digitare lo pseudonimo del rapper su Wikipedia per conoscerne l’identità anagrafica; in ogni caso il giudizio sta alle figure legittime.
La telefonata anonima di martedì arriva a soli quattro giorni dall’arresto di Nicole Fegan, avvocato difensore di Tenquarius Mender, affiliato della YSL. Fegan è stata arrestata venerdì per reati legati alle gang, più in particolare è stata accusata di aver interferito con le prove nel 2022. Pare infatti che dopo essere entrata a conoscenza delle intenzioni delle forze dell’ordine durante un’udienza preliminare, avesse contattato un individuo su cui pesava un mandato di cattura per aver partecipato a una sparatoria. L’avvocato gli avrebbe suggerito di “disfarsi del telefono perché la polizia stava per arrestarlo”. La sparatoria aveva causato un morto e un ferito. Dopo l’arresto di Fegan, la sua pagina Instagram ha attirato parecchia attenzione per via delle controverse foto in cui posa con armi, soldi e citazioni di Big L.