Ambiente

Adottare le abitudini dei nostri nonni per un mondo più sostenibile

Una raccolta di tutte quelle abitudini andate perdute che dovremmo recuperare per dare una mano al pianeta e riacquistare uno stile di vita sostenibile

15 maggio 2024di Gaia Canestri

Quante ore in compagnia dei nonni passate ad ascoltare i loro racconti: le storie di famiglia, la vita del passato e soprattutto tutte quelle abitudini che oggi ci sembrano lontane, poco tecnologiche e non alla moda, ma che rendevano il loro stile di vita decisamente più sostenibile del nostro. I tempi sono cambiati e rimanere al passo con la sostenibilità in un mondo che grida e invoglia al consumismo è sempre più difficile, ma forse possiamo imparare qualcosa dai nostri nonni per non sprecare i loro preziosi consigli. 

Ecco una guida alle abitudini passate per un approccio alla sostenibilità nuovo, ma in fondo già vissuto dai nostri antenati.

Hai freddo? Copriti!

Oggi basta premere un semplice pulsante per vivere costantemente nella temperatura perfetta: caldo in inverno e fresco in estate. Ai tempi dei nostri nonni le tecnologie non erano certo quelle di oggi, nonostante i primi termosifoni e ventilatori risalgano al 1800, non era abitudine di tutti ricorrere al loro utilizzo se non in condizioni di estrema necessità.

Era molto più comune mettere un maglione in più all'occorrenza che accendere i riscaldamenti. Al giorno d'oggi le condizioni climatiche sono cambiate: il caldo anomalo rende difficile non fare uso della tecnologia per migliorare le proprie condizioni, ma almeno in inverno possiamo provare a coprirci di più anche in casa ed evitare di scaldarci artificialmente. 

Non si spreca neanche una goccia d'acqua 

Che fine facciamo fare all'acqua di cottura della pasta? Oggi finisce giù per lo scarico del lavandino, ma le nostre nonne non avrebbero mai sprecato un goccio d'acqua, se ancora riutilizzabile. Solo negli ultimi anni si sta ponendo l'attenzione su tematiche importanti come questa che riguardano la salvaguardia dell'ambiente; eppure senza farlo a posta i nostri antenati mettevano già in pratica tecniche di risparmio e riutilizzo di beni preziosi come l'acqua.

Quasi tutte le case possiedono una lavastoviglie, ma per chi è ancora solito lavare i piatti a mano perché utilizzare nuova acqua calda quando possiamo sfruttare quella già calda che abbiamo usato per cucinare?

Pulire con prodotti naturali 

Parlando ancora di lei, l'acqua calda, non è un segreto che aiuti nella pulizia di tessuti e superfici. Avete mai pensato di far bollire un po' di acqua all'interno delle padelle incrostate al posto di utilizzare montagne di sgrassatori e prodotti chimici? O di sbiancare le vostre magliette con il bicarbonato o il percarbonato di sodio (composti chimici naturali con poteri sbiancanti e igienizzanti) al posto degli smacchiatori? Oppure potreste provare a pulire le superfici con il carbonato di sodio, composto con proprietà sgrassanti.

Al posto di usare prodotti chimici già pronti, quasi sempre venduti in confezioni inquinanti, provate a utilizzare la loro versione naturale: in questo modo risparmierete denaro e numerosi imballaggi difficili da smaltire.

I nostri nonni poi prediligevano le polveri e i prodotti solidi come le saponette, più durature e vendute in confezioni di carta. Oggi si sta lentamente invertendo il trend del "già pronto all'uso" nel mondo della sostenibilità attraverso la vendita di prodotti solidi: shampoo, detergenti e struccanti per il viso, bagnoschiuma, deodoranti e così via...strano se pensiamo che qualche generazione fa era la normalità. 

Riparare 

Il mondo di oggi ce lo consente più difficilmente, ma a volte non c'è bisogno di buttare tutto ciò che appare difettoso, consumato o rotto. Soprattutto quando le cose sono di buona qualità possono ancora essere utilizzate con una semplice riparazione: i vestiti possono essere ricuciti, gli elettrodomestici e gli oggetti aggiustati. 

L'impedimento principale è la scarsa qualità degli oggetti: siamo più propensi a comprare a basso costo per poi buttare e ricomprare, piuttosto che fare un investimento che duri a lungo e che consenta di riparare il bene data la sua buona fattura. Purtroppo dietro al recupero di questa abitudine c'è un grande lavoro di consapevolezza: vale davvero la pena correre dietro alla moda, avere sempre l'ultimo telefono uscito e il trend del momento nell'armadio se il prossimo anno non li utilizzerò più o saranno già rotti?

Reinventare

I nostri nonni erano dei creativi, su questo non c'è dubbio. La fantasia del riciclo era un'abitudine in ogni aspetto della vita, a partire dai vestiti. Jeans e vestiti troppo stretti? Diventeranno una bellissima borsetta. Tessuti rovinati? Saranno utili per pulire la casa. 

Gli abiti non erano gli unici a trovare una seconda vita, pensate al cibo: la pasta in più si trasformava in una deliziosa frittata di pasta il giorno seguente, il riso avanzato in supplì. 

Spostarsi a piedi o con la bicicletta 

Spostarsi in macchina o con gli autobus non era da tutti. I chilometri non erano di certo un problema per i nostri nonni che tutti i giorni ne percorrevamo molti a piedi o in bicicletta. Tra tutte abitudini passate forse questa è la più facile da recuperare, tutti nella quotidianità possiamo scegliere di percorrere un tratto a piedi o in bicicletta e di rinunciare per una volta alla comodità. Vi ringrazierà l'ambiente, ma lo farà anche il vostro corpo

 

 

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