Luciennn intervistato su Il blocco è caldo e selvaggio 

Luciennn è uno pratico, diretto, a cui importa più della sostanza che della forma. Non per niente è entrato nella casa di Canale Savage a volto coperto, in modo da trasmettere la sua essenza autentica più che un’apparenza vana e ingannevole. Incalzato dalle domande di Rakno, G-Wagon e Aldo Culto , il rapper e producer sardo non si è lasciato intimidire e ha raccontato un po’ della sua storia, a partire da quando, ancora diciottenne, faceva il commesso di Foot Locker a Londra dopo essersene andato di casa alla volta dell’Inghilterra.

Ed è stata proprio la città britannica a offrirgli l’occasione della sua vita, quando Doomsday ha aperto un temporary shop proprio nella città della Regina. Quello è stato il nodo che ha collegato Luciennn a Salmo, il quale ha accettato di ascoltare qualche esempio dell’arte del producer, apprezzandolo; perché quando “l’autenticità c’è, traspare”, secondo Luciennn.

Sul piano più tecnico, Luciennn nasce come cantante e solo successivamente si dedica alla produzione musicale, cui per anni ha dato la priorità per riuscire ad addomesticare ritmi e melodie. Non solo la sua natura è ambivalente, ma le sue influenze sono molteplici: a Luciennn piace ispirarsi ai generi musicali più disparati, senza limitarsi esclusivamente all’hiphop -“la mia musica non è costruita per piacere” ammette lui stesso, rivendicando l’autonomia dell’arte dai trend del momento.

Alla domanda su quale fosse il film che descrive la sua vita artistica, Luciennn ha risposto “Crank”, il film del 2006 con Jason Statham che per rallentare l’effetto di un veleno è costretto a stimolare continuamente il suo corpo a produrre adrenalina. “Se mi fermo sono morto”, insomma, condizione alienante che però ha consentito a Luciennn di fare una scalata rapidissima. Non solo, ma questa folle corsa ha anche dei risvolti virtuosi: infatti, il collettivo di producer di cui fa parte nasce per dare un’opportunità ai giovani, per “estrarre valore da persone di valore”, un modo per Luciennn di restituire la fortuna da lui stesso ricevuta. Perché non lo vedremo mai sventolare una mazzetta di banconote, ma piuttosto fare qualcosa di concreto per aiutare le persone.