Europee 2024, i programmi sostenibili dei partiti più votati
Tra i partiti più votati in Italia alle Europee spiccano Fratelli D’Italia e il Partito Democratico, a seguire Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega e Alleanza Verdi Sinistra. Ma cosa dicono i programmi dei partiti più votati rispetto alla sostenibilità e al cambiamento climatico?
L'8 e il 9 giugno abbiamo eletto i parlamentari che comporranno il Parlamento europeo. Sostenibilità e cambiamento climatico appaiono in ogni programma elettorale: dall'abolizione del nucleare al veto dei tappi di bottiglia che non si disperdono nell'ambiente. Scopriamo insieme le soluzioni e le proposte dei partiti più votati ai temi green più discussi.
Fratelli D'Italia: "Difendere la natura senza eco-follie"
Con un consenso del 28,8% FdI si aggiudica 24 seggi dei 76 destinati all'Italia nel Parlamento Europeo. Ecco le proposte del partito:
- Rivedere il Green Deal. Anche detto "patto verde", il green deal è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.
- Rivedere la normativa sul "Ripristino della natura" per non penalizzare l'agricoltura è l'allevamento: legge introdotta con l'obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell'UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi entro il 2050. I settori che la proposta mira a proteggere attualmente sono responsabili del 12% delle emissioni di Co2.
- Proseguire la battaglia contro la produzione e commercializzazione di carne e cibi sintetici.
- Contrastare l'adozione obbligatoria di sistemi di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, come il Nutriscore, che penalizzano le eccellenze italiane e la dieta mediterranea.
- Sostenere la decarbonizzazione delle diverse modalità di trasporto e investire sulla mobilità urbana sostenibile.
Secondo la pagella della sostenibilità WWF FdI non supera la sufficienza: "Pur non parlando chiaramente di "combustibili fossili", Fratelli d'Italia punta a fare dell'Italia l'hub energetico d'Europa attraverso un mix energetico che include i fossili, in netto contrasto con gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050. In particolare, Fdi intende incrementare gli investimenti in gas, petrolio e sviluppare l'energia nucleare, pur sapendo che il nucleare sicuro a fissione è una prospettiva ad oggi
non realizzabile".
Partito Democratico: "Vogliamo un Green Deal dal cuore rosso"
Il Pd si colloca subito sotto a FdI con il 24,1% dei voti e 21 seggi in Parlamento. Nel programma elettorale tra gli obiettivi troviamo:
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Proposta di un piano di incentivi per la posa di pannelli solari sui tetti degli edifici industriali, commerciali e agricoli, e lo sviluppo capillare delle comunità energetiche che consentono di abbassare le bollette e le emissioni.
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Un rafforzamento delle ambizioni della Nature Restoration Law, la stessa citata da FdI, attraverso i necessari strumenti di attuazione, per la protezione proattiva della biodiversità e degli ecosistemi terrestri e acquatici.
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Un vero cambio di paradigma in relazione all'adattamento dei territori a partire dal modo di affrontare il rischio idro-geologico, come restituire spazio ai fiumi; rafforzare la direttiva europea sul monitoraggio del consumo di suolo e adottare una legge che contrasti il consumo di suolo in Italia.
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La creazione di un'Agenzia europea per la manutenzione e la cura del territorio, l'adattamento e il contrasto al dissesto idrogeologico;
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Riqualificazione dei lavoratori nei settori più interessati dalla transizione verde.
Movimento 5 Stelle: "Rafforziamo il Green Deal"
Promosso a pieni voti dal WWF il programma del M5S che si posiziona al terzo posto per votazioni Italia, con il 10% dei voti e 8 seggi ottenuti. Tra le proposte del partito:
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Abolizione del meccanismo di sostegno per le fonti fossili e una riforma organica di progressiva eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) e la loro trasformazione in sussidi ambientalmente favorevoli (SAF).
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Triplicare la capacità rinnovabile esistente al 2030, garantire un approvvigionamento energetico dell'UE sicuro e a prezzi accessibili, sviluppare un mercato dell'energia pienamente integrato, interconnesso e digitalizzato, costruire reti meglio integrate per sostenere le fonti energetiche rinnovabili.
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Costruire una vera e propria Banca Europea per lo Sviluppo e la Transizione ecologica (BEST), che sia in grado di realizzare una politica industriale green europea.
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Aumentare l'estensione delle superfici terrestri e marine protette in Europa e riprostinare gli ecosistemi degradati.
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Rafforzare le misure a favore della tutela della fauna selvatica e dei grandi carnivori favorendo la sicura convivenza, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie.
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Formare i giovani ai temi della sostenibilità e sviluppare politiche che rendano l'agricoltura attraente, affinché i giovani abbiano voglia di investire in questo settore le proprie capacità e il proprio futuro.
Forza Italia: "Prumuovere un ambientalismo responsabile"
Con il 9,6% dei voti ottiene 8 seggi, ma non la promozione da parte del WWF, che boccia praticamente su tutta la linea il programma elettorale del partito, che prevede:
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Investimenti per integrare il mercato europeo dell'energia elettrica e del gas.
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Promuovere il nucleare di nuova generazione per l'autonomia energetica ovvero sfruttare gas ed energia nucleare per la transizione e per garantire all'UE un percorso verso l'indipendenza energetica.
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Promuovere le energie rinnovabili - senza specificare obiettivi quantitativi e l'efficienza energetica.
Mancano i riferimenti alla biodiversità, all'ecosistema e alla tutela dell'ambiente; ma un intero paragrafo del programma è dedicato alla "difesa di casa, proprietà e auto". Inoltre il partito non si esprime in merito alla transizione giusta, nè alla dimensione sociale della transizione.
Lega: "Basta follie green"
Sul fondo della pagella WWF troviamo la Lega, che ha ottenuto gli stessi seggi di Forza Italia con quasi lo stesso numero di voti. La sufficienza in "sostenibilità" è davvero lontana per la Lega che propone un programma basato su queste idee:
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Rivedere "da cima a fondo" il Green Deal attraverso un provvedimento "omnibus" da adottare a inizio legislatura. Secondo il partito infatti il Green Deal avrebbe fatto perdere competitività all'Europa sui mercati internazionali e creato troppi oneri sulle imprese e le persone.
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Investire nel nucleare e in energie rinnovabili, dando priorità all'idroelettrica, geotermica e biomasse.
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Cancellare anche la direttiva "case green".
Nel programma nessun punto che riguarda la tutela della biodiversità, ma è invece presente un invito a cancellare gli obiettivi del Green Deal e rivedere le direttive sulla fauna selvatica. Nessuna proposta sull'aspetto sociale della transizione verde, è presente invece un denuncia al Green Deal della sinistra europea che "non voleva lasciare indietro nessuno". Infine, nessun accenno al ruolo dei giovani.
Alleanza Verdi Sinistra: "L'Europa sostenibile e della neutralità climatica"
Approvato a pieni voti il programma di AVS, che con il 6,8% dei voti ottiene 6 seggi. Le proposte del partito sono molte, tra le più rilevanti:
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Un piano dettagliato per cessare l'uso di carbone entro il 2030 e di petrolio e gas tra il 2035 e il 2040, con l'impegno entro quell'anno di avere un'Europa alimentata al 100% da energie rinnovabili.
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Escludere il nucleare.
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Coinvolgere la Banca Centrale Europea nell'adozione di politiche monetarie che promuovano gli investimenti verdi e intende eliminare gradualmente i Sussidi Ambientalmente Dannosi entro il 2030.
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Adottare una protezione rigorosa della biodiversità e una gestione sostenibile delle risorse idriche.
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Creare nuovi posti di lavoro per i giovani e promuovere i green jobs e formazione professionale attraverso la diffusione di programmi di formazione per la riqualificazione dei lavoratori in settori emergenti e sostenibili.