Assolti i titolari della discoteca, la strage di Corinaldo non è stata colpa loro
I titolari della Lanterna Azzurra e le autorità locali sono stati giudicati innocenti per quanto riguarda i reati più gravi
Nella giornata di ieri sono stati assolti con formula piena dai reati più gravi tutti gli imputati per la strage di Corinaldo. Il Tribunale di Ancona ha dichiarato che “il fatto non sussiste” e ha rigettato le accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
Condannati a un anno con sospensione della pena i membri della commissione che aveva rilasciato la licenza alla discoteca, che per la Procura non avrebbe rispettato le norme di sicurezza. Si tratta dell’allora sindaco di Corinaldo, di un perito di elettronica, un poliziotto e due responsabili amministrativi; a un anno e due mesi condannato un vigile del fuoco; a quattro mesi un ingegnere. Assolto invece il gestore della Lanterna Azzurra.
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Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, prima dell’inizio del concerto di Sfera Ebbasta, una banda di ragazzini aveva usato uno spray al peperoncino per commettere dei furti. Il gas urticante però aveva provocato un fuggi fuggi generale ed essendoci una sola uscita di sicurezza, si era formata una calca sulla rampa che aveva fatto cedere le balaustre, lasciando cadere il pubblico.
Avevano perso la vita sei persone, cinque ragazzini e una donna. La Cassazione ha condannato nel dicembre del 2022 a pene tra i 10 e i 12 anni i membri della banda del Modenese responsabili della fuga di massa; ora stanno scontando la pena per omicidi preterintenzionali, lesioni personali, furti e rapine.