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Shein, test tedesco scopre sostanze tossiche nei prodotti

Cadmio, antimonio, piombo e naftalene: sono solo alcune delle sostanze altamente tossiche contenute nei prodotti dell’azienda cinese che conta milioni di compratori in tutto il mondo

18 settembre 2024di Gaia Canestri

Scelgo un capo, lo compro a prezzo stracciato, arriva a casa in breve tempo, lo indosso un paio di volte e lo butto nel cestino o in fondo all'armadio. Il fast fashion fa gola sempre a più persone, si tratta infatti di un ingranaggio apparentemente perfetto che si muove a suon di costi sempre bassi, scelta quasi infinita di capi tra cui acquistare e velocità nelle spedizioni. Quello che non fa gola a molti, forse, è scoprire che in quei capi si nascondono ftalati vietati e persino sostanze cancerogene come gli IPA.

Ad agosto, la testata tedesca Oko Test, che riporta mensilmente gli studi condotti su svariati prodotti, ha reso noto un test effettuato sui capi di abbigliamento marca Shein, portando alla luce una verità preoccupante sulla qualità e il livello di sicurezza di questi prodotti.

Il test

Per effettuare lo studio Oko Test ha selezionato 21 capi di abbigliamento: cinque per le donne, quattro per uomini, adolescenti e neonati; inoltre sono state selezionate anche un paio di scarpe per ogni fascia di età. L'obiettivo del test era quello di mettere alla prova la qualità dei prodotti e indagare su eventuali sostanze nocive, e il risultato è stato chiaro: "solo un terzo degli articoli ha raggiunto a malapena il voto adeguato, il resto fallisce con una votazione scarsa o addirittura inadeguata".

I risultati 

In un capo per neonati, immerso in una soluzione che simula l'effetto del sudore, sono stati trovati livelli anomali di antimonio, un elemento chimico considerato tossico il cui avvelenamento viene accostato per sintomi e pericolosità a quello da arsenico.

In un capo per adolescenti, invece, è stata rilevata la dimetilformammide, un composto pericoloso se inalato o in contatto con la pelle, ma soprattutto classificato dall'UE come potenzialmente dannoso per la fertilità.

I prodotti più pericolosi secondo il test sarebbero i sandali, che sono risultati positivi al cadmio e al piombo (secondo l'OMS una delle sostanze tossiche più pericolose a cui essere esposto), entrambi metalli pesanti la cui esposizione a lungo termine si rivela estremamente dannosa per la salute. Trovati nei sandali non solo ftalati vietati con valori 15 volte superiore a quelli permessi nel regolamento REACH, ma anche naftalene e dimetilstagno, indicati dall'UE come potenzialmente pericolosi. Ma non finisce qui, sempre all'interno dei sandali analizzati sono stati rilevati idrocarburi policiclici aromatici (IPA), con una concentrazione 22 volte più alta rispetto al limite imposto dal regolamento REACH. Se le sostanze nocive non vi preoccupano, sappiate almeno che dopo l'acquisto questi sandali non saranno vostri alleati per molto: durante uno stress test un paio di sandali si è rotto dopo solo 14.000 passi, l'altro paio ha perso entrambe le suole dopo 5.700 passi.

Anche la qualità dei prodotti non ha superato il test, alcuni capi hanno perso i bottoni dopo tre lavaggi, altri si sono ritirati del doppio del loro volume iniziale. Un risultato che non lascia dubbi: si tratta praticamente di capi usa e getta, qualità che li rende pericolosi anche per il nostro pianeta.

 


 

 
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