Abusata per anni e costretta ad abortire: l’ultima denuncia di una vittima di Diddy (la dodicesima)
La donna anonima ha raccontato tutto nel dossier depositato in tribunale
Venerdì Sean Combs è stato colpito da una nuova causa, la tredicesima dallo scorso novembre. Una donna anonima lo ha denunciato per stupro, raccontando di essere stata abusata per anni.
Nel documento la donna racconta che una volta al mese veniva invitata a recarsi da Diddy dal suo entourage, anche tramite comportamenti coercitivi. Nelle residenze del magnate partecipava, secondo la testimonianza sempre sotto coercizione, a sessioni di rapporti intimi intervallati da uso di sostanze.
IN un’occasione la donna sarebbe anche rimasta incinta e il team di Diddy l’avrebbe tormentata per convincerla ad abortire; le pressioni sarebbero state portate avanti soprattutto da Yung Miami, già nota nel caso Diddy in qualità di prostituta/recruiter/spacciatrice stipendiata dal magnate.
Potrebbe interessarti anche “Tunnel sotto la villa di Diddy”, il caso Combs incontra la teoria del complotto
La gravidanza si sarebbe poi risolta in un aborto spontaneo. La donna ha anche raccontato di aver assistito a abusi fisici e sessuali di altre vittime da parte di Combs. Il suo avvocato Marie Napoli ha precisato che “Nessuno è al di sopra della legge. La fama e la ricchezza non proteggono Sean Combs dalle gravi accuse di traffico sessuale e abuso”.