Processo YSL RICO, Qua primo imputato a patteggiare
Primo patteggiamento nel processo YSL RICO da parte di un imputato
Dopo gli avvenimenti della scorsa settimana, per giorni è circolata la voce di un possibile annullamento del processo YSL RICO, poi sostituita da quella di un patteggiamento collettivo degli imputati. Tanto rumore per nulla a quanto pare, visto che soltanto un imputato, Quamarvious Nichols aka Qua, ha deciso di firmare un accordo.
Le trattative degli scorsi giorni tra il procuratore della Contea di Fulton Fani Willis, accusa e difesa ha dunque riguardato soltanto Qua e non tutti gli altri, ma cionondimeno l’accordo segna il primo passo verso un possibile cambiamento di strategia da parte della difesa in generale. Tuttavia è difficile immaginare Brian Steel, l’avvocato di Young Thug che pur di rimanere coerente con le sue tesi quest’estate ha passato una decina di weekend in cella, scendere a patti con quelli che fino ad ora sono stati i suoi avversari in aula.
C’è anche da considerare però che se è vero che il processo YSL RICO rischia di trascinarsi fino al 2027, potrebbe anche non essere la decisione più imprudente quella di evitare il rischio di sommare ai quattro anni in tribunale altri tot anni in prigione o, comunque, di voler stringere i tempi in modo da non ritrovarsi con i bisnipoti al momento della conclusione di tutto.
Tornando a Qua, pare che sia stato proprio il suo nome a scatenare l’ipotesi di un possibile mistrial: una settimana fa Slimelife Shawty, chiamato alla sbarra, ha letto un post presentato come prova, compresa la didascalia con l’hashtag #FreeQua. Il segmento era stato oscurato nella versione proiettata in aula, ma evidentemente era stato dimenticato nel documento cartaceo letto dal testimone.
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La difesa ha chiesto per l’ennesima volta un annullamento del processo, dal momento che la giuria non avrebbe dovuto essere a conoscenza di un’eventuale precedente detenzione degli imputati in modo da non avere pregiudizi. La giudice Whitaker però ha ritenuto che si trattasse di un errore dovuto al repertorio sconfinato di prove e, come sappiamo, ha rifiutato di annullare il processo.