Il mese dei patteggiamenti: Tekashi firma, in cella fino a dicembre
Tekashi attende l’approvazione totale dell’accordo, sconterà un mese in carcere
Dopo Young Thug, anche Tekashi 6ix9ine ha deciso di patteggiare -anche se nel suo caso non c’erano molti dubbi, visto come aveva agito in passato. L’accordo prevede che sconti un mese in carcere, dopodiché si susseguiranno gli arresti domiciliari e la libertà vigilata.
Secondo il patteggiamento, per adesso parzialmente approvato da un giudice federale di Manhattan, il rapper tornerà alla vita civile in modo graduale. Uscito di prigione, Tekashi dovrà stare un altro mese ai domiciliari, dopodiché per un mese sarà in messa alla prova e infine avrà l’obbligo di dimora. Le misure sono da intendere nei loro corrispettivi nel sistema giudiziario americano, che possono variare parzialmente da quelli italiani, rispettivamente: home incarceration, home detention e curfew. Inoltre, una volta terminati i quattro mesi, sarà monitorato con braccialetto elettronico. La condanna avverrà martedì prossimo 12 novembre.
La scelta del giudice sembra in linea con la ragione dell’arresto del rapper: Tekashi infatti è stato preso in custodia il 29 ottobre dall’FBI per violazione della libertà vigilata. Non aveva avvertito di un viaggio a Las Vegas per un concerto e aveva saltato e fallito qualche test antidroga. Il giudice Engelmayer, che aveva già condannato 6ix9ine in passato, si è detto deluso dall’incapacità del rapper di rispettare le condizioni pattuite. Lui ha ribattuto sostenendo di non essere una cattiva persona, rivolgendosi a Engelmayer con “bro”.
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Benché questo capitolo giudiziario nella vita di 6ix9ine sembra quasi risolto, è ancora aperta la causa intentata dalla sua ex compagna Yailin La Más Viral, che qualche mese fa l’aveva accusato di molestie fisiche ed emotive, oltre che di averle sottratto del denaro e di averla istigata a sottoporsi a interventi di chirurgia estetica.