Il processo YSL RICO prosegue, in aula il video di Lucci accoltellato
In aula è stato mostrato il filmato dell’accoltellamento di YFN Lucci del 2022
L’incubo giuridico è finito per Young Thug, ufficialmente libero dal 31 ottobre, e presto finirà anche per Lucci, probabilmente fuori a gennaio. Tuttavia, per altri imputati YSL la strada verso la fine del processo è ancora lunga e proseguono i dibattimenti in aula, compresa ovviamente l’esposizione delle prove. Martedì infatti è stato mostrato il video dell’accoltellamento di YFN Lucci, risalente a due anni fa.
A marzo 2022, infatti, Lucci veniva accoltellato da YSL Tripp nella prigione della Contea di Fulton. Il filmato delle telecamere di sorveglianza è stato mostrato dai procuratori durante la testimonianza di Aaron Wolford, capo della sicurezza in quel periodo. Il video è stato portato a sostegno della tesi della faida tra YSL e YFN: il loro servirsi di atti di violenza tipici dei gruppi criminali, infatti, implicherebbe la loro natura di gang piuttosto che di semplici etichetta discografiche. Inoltre, i procuratori sostengono che questa aggressione abbia portato all’omicidio di Shymel Drinks come ritorsione.
Gli imputati ancora presenti erano Shannon Stillwell e Deamonte Kendrick aka Yak Gotti che, fino ad oggi, non hanno accettato di patteggiare. Per quanto riguarda YSL Tripp, invece, la corte ha ordinato una valutazione mentale dopo che ha dichiarato di aver ricevuto consigli legali direttamente da Donald Trump.
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Recentemente Lucci ha ottenuto una data di rilascio provvisoria, gennaio 2025. Il procuratore distrettuale della Contea di Fulton, Fans Willis, ha sostenuto la sua scarcerazione anticipata in una lettera inviata a luglio al Comitato statale per le grazie e i rilasci anticipati: “lo Stato non si oppone alla scarcerazione del detenuto Rayshawn Bennett [alias YFN Lucci] dalla Divisione di Correzione nel primo momento in cui sarà idoneo alla libertà vigilata o dopo aver scontato un terzo della pena, a seconda di quale delle due condizioni si verifichi per prima”.