Oops! Something went wrong while submitting the form.
Musica
A Drake non è piaciuta la rima con “certified pedophile”: denunciata UMG per diffamazione
27 novembre 2024 |
di Redazione
Drake ha presentato una nuova causa contro Universal
Sembrava che avesse incassato la sconfitta in modo adulto, ritirandosi con dignità dalla faida. E invece Drake stava solo preparando la controffensiva, deciso a proseguire lo scambio di accuse direttamente davanti a un giudice. Dopo aver presentato un’istanza al tribunale di Manhattan, il team legale di Drizzy ne ha presentata un’altra in Texas in cui si accusa Universal Music Group di diffamazione. Colpa del testo di “Not Like Us” e delle sue provocazioni esplicite.
Secondo i documenti depositati, UMG sarebbe stata pienamente consapevole del fatto che le accuse di pedofilia contenute nel brano erano false. Tuttavia, avrebbe scelto comunque di distribuire la canzone. “UMG avrebbe potuto rifiutarsi di pubblicare o distribuire il brano o richiedere che il materiale offensivo fosse modificato o rimosso,” scrivono gli avvocati di Drake, “invece, ha scelto di fare l’opposto. L’azienda ha progettato, finanziato ed eseguito un piano per trasformare Not Like Us in un successo virale, sfruttando il clamore suscitato dai danni arrecati a Drake e alle sue attività per alimentare l’isteria dei consumatori e, naturalmente, generare enormi profitti. Questo piano ha avuto successo, probabilmente oltre ogni aspettativa di UMG”.
Nella stessa istanza Drake accusa la major di aver “dirottato pagamenti” verso iHeartRadio per promuovere il brano come parte di un’operazione illegale di pay-to-play. Questa accusa si ricollega a quelle presenti nell’istanza presentata presso la Corte Suprema di New York in cui UMG e Spotify sono accusate di aver gonfiato i numeri di “Not Like Us” utilizzando bot e pagamenti illeciti (payola). In risposta alle accuse, un portavoce di Universal Music Group ha rilasciato una dichiarazione: “L’idea che UMG possa fare qualcosa per danneggiare uno dei suoi artisti è offensiva e falsa,” si legge nella dichiarazione. “Applichiamo i più alti standard etici nelle nostre campagne di marketing e promozione. Nessuna argomentazione legale artificiosa e assurda contenuta in questa istanza preliminare può nascondere il fatto che i fan scelgono la musica che vogliono ascoltare”.
Drake è stato legato a Universal per tutta la sua carriera, prima attraverso Young Money e dal 2022 con Republic Records, per cui pare abbia firmato un contratto da 400 milioni di dollari. Le istanze preliminari, pre-action petition, sono utilizzate nel sistema giudiziario statunitense per richiedere la presentazione di documenti e informazioni relativi alle accuse da parte dell’accusato. Resta da vedere se Drake procederà con una vera e propria causa legale.