Troppe informazioni pubbliche sul caso Lil Durk, richiesta un’ordinanza protettiva
Arrestato insieme a Lil Durk, il suo socio Vonnie ha richiesto di non divulgare tutto il materiale sul caso
Così come il processo YSL RICO è risuonato sulla stampa tanto quanto in aula, anche quello a Lil Durk e i membri di OTF rischia la stessa sorte. Per questo Kavon London Grant aka Vonnie, complice e coimputato di Durk, ha richiesto un’ordinanza protettiva per evitare che il materiale divulgato sul caso possa danneggiare vittime, testimoni e altri imputati.
L’avvocato di Grant, Peter C. Swarth, martedì ha spiegato la situazione in una dichiarazione: “Questo caso comporta significativi problemi di sicurezza riguardanti la divulgazione di nomi e informazioni personali identificative di vittime, testimoni e imputati”. Ha aggiunto che le informazioni sensibili includono fotografie della scena del crimine, rapporti autoptici e dichiarazioni di testimoni protetti. Vonnie teme atti di ritorsione o intimidazione e, di conseguenza, tramite il suo legale richiede limiti rigorosi sull’accesso ai documenti.
Vonnie e Lil Durk sono stati arrestati insieme a altri quattro membri della crew OTF lo scorso 24 ottobre con l’accusa di cospirazione ai fini di omicidio. Pare infatti che il collettivo di Chicago volesse vendicarsi della morte dell’amico King Von, avvenuta nel 2020. Per questo, secondo l’accusa, avevano organizzato un agguato a Quando Rondo nel 2022 dal quale Rondo era uscito illeso ma aveva perso la vita suo cugino Lul Pab.
Si legge nella denuncia “Banks [Lil Durk] ha offerto una ricompensa monetaria per un individuo con cui era in conflitto, identificato come T.B. [Tyquian Bowman aka Quando Rondo]. Banks ha ordinato l’omicidio di T.B., e i sicari hanno utilizzato risorse finanziarie legate a Banks e all’OTF per portare a termine l’azione”.
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Lil Durk è attualmente in custodia federale e rischia l’ergastolo se condannato per tutte le accuse. Gli U.S. Marshals lo hanno arrestato nel Sud della Florida mentre, secondo le autorità, tentava di fuggire dal Paese per l’Italia a bordo di un jet privato. L’inizio del processo è fissato al 7 gennaio.