È la fine di un’era. Quello del prossimo anno sarà l’ultimo Dreamville della storia. Il Festival di J. Cole è andato avanti sei anni, portando musica, turisti e benessere a Raleigh, la cittadina del North Carolina dove si svolge dal 2019. Ma secondo l’artista è tempo di salutare l’annuale appuntamento di aprile e chiudere i battenti una volta per tutte.

Se non altro, la scelta dimostra la coerenza con l’intenzione di Cole di allontanarsi gradualmente dalla musica. Dopo il ritiro personale dalle scene dopo l’uscita dell’attesissimo ultimo album The Fall Off, il rapper ha deciso che non salirà più sul palco del Dreamville -anzi, non ci sarà proprio più un palco. La pagina X del Festival infatti ha annunciato la sua conclusione ringraziando i fan: “Che viaggio è stato! Non possiamo ringraziarvi abbastanza per i ricordi che abbiamo condiviso”.

Anche il manager di J. Cole, Ibrahim Hamad, ha confermato la notizia condividendo il post: “Facciamolo un’ultima volta e viviamo un weekend speciale in North Carolina. Vi voglio bene davvero, ci avete sempre supportato e reso questo weekend speciale. Non potete immaginare quanto lavoro e sforzo servano per organizzare questo evento, ma sappiate che ne vale sempre la pena, ogni anno, grazie a voi”.

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Alla base di questa sofferta decisione potrebbe anche aver contribuito il mezzo flop di quest’anno. Proprio l’esibizione del suo fondatore, infatti, ha involontariamente rovinato l’atmosfera, e non per motivi legati alla performance. Lo scorso aprile Cole è salito sul palco scusandosi di aver attaccato Kendrick Lamar in “7 Minute Drill”. Ha definito la traccia “la cosa più ridicola” che avesse mai registrato e ha promesso di rimuoverlo dalle piattaforme di streaming. Da quel momento l’attenzione dei partecipanti si è spostata sulla faida tra Drake e Kendrick (e Cole). Speriamo che almeno il prossimo anno non ci siano questioni contingenti a distrarre il pubblico del Dreamville, perché non si potrà più rimandare all’anno successivo.